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scheda autore, titolo e collocazione
8847 Al Signor Cavalier Loreto per il dramma che compose dell’Aci, posto doppo dal medesimo in musica e cantato. Mentre addolcisci armonioso il pianto
I-Rn 204.3.B.12.105
8848 In lode di un gran segretario di Stato che anco nelle sue infermità mortale voleva fare i soliti dispacci e s’allude insieme alle sue innocenti prigionie. Se venuta col fato a più cimenti
I-Rn 204.3.B.12.107
8849 Il Sig. Del Nero si gloria d’esser stato ferito in una battaglia in Fiandra
I-Rn 204.3.B.12.108
8850 Nella promotione al cardinalato del padre Michel Mazzarino domenicano, che fu Viceré di Provenza e spedì un’armata navale poderosissima. Fasci che già per l’universo intiero
I-Rn 204.3.B.12.109
8851 Nella nascita del secondogenito del Sereniss. Principe di Contì pronipote dell’Eminentissimo Giulio Mazzarino. Sprigiona de le fasce o grand’Infante
I-Rn 204.3.B.12.110
8852 All’Illustrissima Signora Sacchetti sposa del Signor Marchese Nerli, nell’uscire dal monastero di Torre de’ Specchi. Qual da grave d’ardor mole festante
I-Rn 204.3.B.12.111
8853 All’Eminentissimo Giulio Mazzarino nella nuova dell’assalto dato da Turchi a Candia. A debellar l’emula Roma accinto
I-Rn 204.3.B.12.112
638 Cantata à voce sola
I-Nc 34.5.9.1
8854 Nelle sue maggiori angustie gli vengono regali dal Signore Cardinale Mazzarino impetratigli dal Sig. Abbate Elpidio Benedetti, che fa per arme rose e olivi. Per evitar d’irreparabil Fato
I-Rn 204.3.B.12.113
8855 Per il Signor Cavaliere Laureto musico e poeta, che stampò il suo dramma d’Aci e Galatea. Delle sue glorie e di se stesso armato
I-Rn 204.3.B.12.114
8856 Al serenissimo Prencipe Leopoldo nella sua promotione alla porpora. Frutto di Flora, in cui deliba il mondo
I-Rn 204.3.B.12.115
8857 Alle glorie dell’Eccellentiss. Signora D. Ippolita Lodovisia nell’uscir dal monastero di Torre di Specchi. Sposa dell’Eccellentiss. Signor Don Gregorio Buoncompagni. Torre del Ciel che del più terso acciaro
I-Rn 204.3.B.12.116
8858 Nella venuta in Roma della Regina di Svetia fatta cattolica regnando Alessandro VII. Quella nave avventurosa
I-Rn 204.3.B.12.117
8859 Dama armata a cavallo che correva in giostra e ch’era anco eloquentissima nello scrivere. Mentre Filli in su l’arena
I-Rn 204.3.B.12.118
8860 Quanto sia infelice quell’ardimento, che tenta cose improportionate alle sue forze e meriti. Navicella che sì altera
I-Rn 204.3.B.12.119
8861 Canzonetta per musica in lode della neve. Bella neve che d’intorno
I-Rn 204.3.B.12.120
8862 Canzonetta amorosa morale. Pria ch’adori e resti avvinto
I-Rn 204.3.B.12.121
8863 Nell’augustissima nascita del primogenito di Sua Maestà Cesarea. Versi per musica. Tu che ’l mondo hai per trastullo
I-Rn 204.3.B.12.122
639 Cantata à voce sola
I-Nc 34.5.9.2
8864 Canzonetta per musica nel passaggio per Milano della Maestà Cesarea d’Anna Margarita d’Austria imperatrice sposa. Apparecchiatevi aquile altere
I-Rn 204.3.B.12.123
8865 Il giuditio di Paride. Interlocutori. Invidia, Mercurio, Paride, Giunone, Pallade e Venere. Degl’angui c’ho nel crin l’orrido fischio
I-Rn 204.3.B.12.124
8866 Amante, che gode delle sue pene, per gli occhi di bella donna. Aria per musica. Quand’un Fato
I-Rn 204.3.B.12.125
8867 Desiderio di bella donna d’esser compatita. Che credete ch’io voglia
I-Rn 204.3.B.12.126
8868 Vanto di fedeltà contro fortuna. Aria a 2. O mirate che portenti
I-Rn 204.3.B.12.127
8869 Costanza. Un amor nobile
I-Rn 204.3.B.12.128
8870 Osservanza di parola. Ho detto di sì
I-Rn 204.3.B.12.129
8871 Per bella donna schiava nata in Costantinopoli, che poi battezzata, un amante la pigliò per moglie. Parla l’amante. Nacque il mio foco in aggiacciato clima
I-Rn 204.3.B.12.130
8872 Nello sponsalitio del serenissimo Cosimo Granduca di Toscana e la Serenissima principessa d’Orleans. Per musica. D’un giglio ch’infiora
I-Rn 204.3.B.12.131
8873 In lode dell’Eccellentissima casa Colonna per musica. Quando io penso al dì preciso
I-Rn 204.3.B.12.132
640 Albergati Capacelli, Pirro. Cantata del Co. Albergati. Canzone morale. Caducità delle cose mondane
I-URBc VI.2.3.6
8874 Un sventurato. Per musica. Stelle cangiate crine
I-Rn 204.3.B.12.133
8875 In lode della rosa Orsina per musica. Sempre il Tebro ha primavera
I-Rn 204.3.B.12.134
8876 Per la pace tra Spagna e Francia dell’anno 1660. Per Musica. Mortali o voi ch’in atra notte avvolti
I-Rn 204.3.B.12.135
8877 In lode di Posilipo overo Pausilippo in Napoli luogo delitiosissimo. Per musica. Pausilippo al nome solo
I-Rn 204.3.B.12.136
8878 Nello sposalitio di Cosmo Terzo Gran Duca di Toscana e con Madama d’Orleans Margarita di Borbone. Per musica. Nobil pianto dell’aurora
I-Rn 204.3.B.12.137
8879 Nelle nascita del Signor Principe Colonna dagl’Eccellentiss. genitori Maria Mancini e Laurentio Colonna. I Signori Mancini han nell’arme i persci, come i Signori Colonnesi le sirene. Per musica. Nato sol per illustrare
I-Rn 204.3.B.12.138
8880 In lode della rosa alludendosi a bellissima dama chiamata Rosa. Per musica. Allor ch’in sul mattin la bella Rosa
I-Rn 204.3.B.12.139
8881 Pazzia di quelli che vogliono i ritratti delle dame. Per musica. O mirate questi amanti
I-Rn 204.3.B.12.140
8882 Per le Nozze degl’Eccellentiss. Principi Sig. Contestabile Colona, e Signore D. Maria Mancini. Nell’Arme Mazzarina son tre Stelle, e i fasci Consolari. Per Musica. Il fior de le belle
I-Rn 204.3.B.12.141
8883 Alle glorie del Sereniss. Principe Gio: Gastone secondogenito del Serenissimo Gran Duca di Toscana Cosimo Terzo. Per musica. O d’Etruria alto germoglio
I-Rn 204.3.B.12.142
641 Albergati Capacelli, Pirro. Fallacia del pensiero humano descritta con le vane speranze del Turco nella p.nte guerra
I-URBc VI.2.3.7
8884 Alla maestà d’Anna regina cristianissima le cui bellezze, particolarmente quelle delle mani, erano ammirabili. Per una signora ch’ebbe fortuna di riverirla. Per musica. Giunsi pur mai non fu tardo
I-Rn 204.3.B.12.143
8885 Nel felicissimo Sponsalitio di Carlo Secondo Re Cattolico, e della Real Luisa D’Orleans. Per Musica. Or crolla e cadi e spianati o Pirene
I-Rn 204.3.B.12.144
8886 Il Signor N. in veder bella fanciulla chiamata aurora se n’innamorò e la prendé per moglie. La beltà che m’innamora
I-Rn 204.3.B.12.145
8887 In lode di molte Dame, che andavano in barca per il Tevere. Insuperbitevi onde latine
I-Rn 204.3.B.12.146
8888 Amante liberato da servitù d’amore. Ho scosso il giogo e non si geme più
I-Rn 204.3.B.12.147
8889 Dissuade un amante di far serenate. Che ti credi che sian le stelle
I-Rn 204.3.B.12.148
8890 Morale, contro amore. Chi non vuol piangere
I-Rn 204.3.B.12.149
8891 Per un principe che desiderava dormire e non poteva. Vigilanza importuna
I-Rn 204.3.B.12.150
8892 L’amore una publica pazzia del mondo. Mentre solo d’amore mi doglio
I-Rn 204.3.B.12.151