Scheda n. 8866

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1688

Titolo

Amante, che gode delle sue pene, per gli occhi di bella donna. Aria per musica. Quand’un Fato

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Lotti, Giovanni

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte terza, pp. 58-59

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Quand'un Fato. Aria, Amante, che gode delle sue pene, per gli occhi di bella donna. Aria per musica

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

Quand’un fato
Sventurato
Tutto sdegno in me s’armò,
Sapete, che fo?
Fisso il guardo alle catene,
Ond’Amor m’imprigionò
Et in quelle
Trovo calma alle procelle.

Questi sono i miei tesori,
Questi sono i miei ristori,
Che con darle un bacio solo,
Mille turbini acquieto e mi consolo.

Catenato cor mio
Vantati pur di così nobil laccio
E dì per tuo trionfo a ogn’altro core,
Che sei ’l più degno prigionier d’Amore
E ch’ogni gloria e luce,
Che gl’astri e ’l sole adorna
Nella prigione tua seco soggiorna.

Libertà guarda, che mai
Tu non tenti il mio desire
Di fuggir da quei bei rai
Ne lor ceppi idolatra ho da morire.

Ne mi basta, che mi tocchi
D’arder sempre in quei begl’occhi;
Con mio più dolce danno
D’ora carcere son, tomba saranno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rn - Roma - Biblioteca Nazionale Centrale
collocazione 204.3.B.12.125

Scheda a cura di Nadia Amendola
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