Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Testo per musica a stampa
Data
Data certa, 1688
Titolo
Amante, che gode delle sue pene, per gli occhi di bella donna. Aria per musica. Quand’un Fato
Presentazione
Legami a persone
autore del testo per musica: Lotti, Giovanni
Fa parte di
Pubblicazione
Copia
Descrizione fisica
Parte terza, pp. 58-59
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Quand'un Fato. Aria, Amante, che gode delle sue pene, per gli occhi di bella donna. Aria per musica
Bibliografia
Trascrizione del testo poetico
Quand’un fato
Sventurato
Tutto sdegno in me s’armò,
Sapete, che fo?
Fisso il guardo alle catene,
Ond’Amor m’imprigionò
Et in quelle
Trovo calma alle procelle.
Questi sono i miei tesori,
Questi sono i miei ristori,
Che con darle un bacio solo,
Mille turbini acquieto e mi consolo.
Catenato cor mio
Vantati pur di così nobil laccio
E dì per tuo trionfo a ogn’altro core,
Che sei ’l più degno prigionier d’Amore
E ch’ogni gloria e luce,
Che gl’astri e ’l sole adorna
Nella prigione tua seco soggiorna.
Libertà guarda, che mai
Tu non tenti il mio desire
Di fuggir da quei bei rai
Ne lor ceppi idolatra ho da morire.
Ne mi basta, che mi tocchi
D’arder sempre in quei begl’occhi;
Con mio più dolce danno
D’ora carcere son, tomba saranno.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Rn - Roma - Biblioteca Nazionale Centrale
collocazione 204.3.B.12.125
collocazione 204.3.B.12.125
Scheda a cura di Nadia Amendola