Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Testo per musica a stampa
Data
Data certa, 1688
Titolo
In lode di un gran segretario di Stato che anco nelle sue infermità mortale voleva fare i soliti dispacci e s’allude insieme alle sue innocenti prigionie. Se venuta col fato a più cimenti
Presentazione
Legami a persone
autore del testo per musica: Lotti, Giovanni
Fa parte di
Pubblicazione
Copia
Descrizione fisica
Parte terza, p. 19
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Se venuta col fato a più cimenti. Forma non specificata, In lode di un gran segretario di Stato che anco nelle sue infermità mortale voleva fare i soliti dispacci e s'allude insieme alle sue innocenti prigionie
Bibliografia
Trascrizione del testo poetico
Se venuta col fato a più cimenti
Sempre ne trionfasti, anima forte,
Com’esser può, ch’il tuo valor ritenti
Fatta un’Idra novella oggi la sorte?
Deh, con un di quei folgori possenti,
Onde spezzasti già ceppi e ritorte,
Spirto di foco, che quel cor sostenti,
Accendi un’ira e fulmina la morte.
Sì languida, com’è, la tua pupilla
Arde di glorie e nell’esangue face
D’alti pensier la nobiltà sfavilla.
A petto invitto ogni contrasto è pace,
Che più stabil’è allor, quando vacilla
E scorre l’universo, allor che giace.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Rn - Roma - Biblioteca Nazionale Centrale
collocazione 204.3.B.12.107
collocazione 204.3.B.12.107
Scheda a cura di Nadia Amendola