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scheda autore, titolo e collocazione
8804 Aria morale. O Dio perché non t’amo
I-Rn 204.3.B.12.63
8805 Per la Beatissima Vergine. Aria. A tuono che strali
I-Rn 204.3.B.12.64
8806 Per la Natività del Signore. Spunta omai Sole immortale
I-Rn 204.3.B.12.65
8807 Una cagione morale, perché le sfere celesti siano immutabili e le cose qua giù tanto variabili e caduche. Per mover il zelo
I-Rn 204.3.B.12.66
8808 La fede invita i Cristiani a riverire Giesù nato nel presepio di Betlem. Fidatevi sol della fede
I-Rn 204.3.B.12.67
8809 Aria morale. Non mi conosco ancora?
I-Rn 204.3.B.12.68
8810 Aria morale. Sempre a te parla la morte
I-Rn 204.3.B.12.69
8811 Per il Natale. Questi ch’ignudo piange è il gran Tonante
I-Rn 204.3.B.12.70
8812 Posto il piede sopra a quello di San Pamfilio vescovo di Sulmona, si sentivano i cori degli angeli cantanti. Chi del margine stellante
I-Rn 204.3.B.12.71
8814 Aria morale. Datemi lagrime
I-Rn 204.3.B.12.73
8815 Contro l’amante mondano. Vieni amante e a noi rimembra
I-Rn 204.3.B.12.74
8816 Nella festa di San Filippo Neri. Alla santità di Nostro Sig. Alessandro Settimo assunto poco prima al pontificato. Filippo ancorché algente
I-Rn 204.3.B.12.75
8817 Amor celeste. Non mi chiamo sventurato
I-Rn 204.3.B.12.76
8818 Nella natività della Madonna Santissima. Ecco in luce
I-Rn 204.3.B.12.77
8819 Peccatore a pie’ della croce. Colpe mie venite a piangere
I-Rn 204.3.B.12.78
8820 Componimento musicale nel felicissimo sponsalitio degl’Eccellentissimi Signori Don Maffeo Barberini, e D. Olimpia Giustiniani. Cessa il verno e vien festivo
I-Rn 204.3.B.12.79
8822 Canzonetta morale. Udite mortali
I-Rn 204.3.B.12.81
8823 Tre strofette morali. Di primavera, d’estate e di autunno. Quest’auretta messaggiera
I-Rn 204.3.B.12.82
8824 Lamento di Giuda. Rapitemi dal mondo
I-Rn 204.3.B.12.83
8825 Del Delfino Reale di Francia. Prestatemi le lingue d’oro
I-Rn 204.3.B.12.84
8826 Aria morale. Grand’inganno è l’apparenza
I-Rn 204.3.B.12.85
8827 Aria morale. O quanto concorso
I-Rn 204.3.B.12.86
8828 Peccatore a piedi del crocifisso. Aria a 2 voci. Prestatemi l’ardore
I-Rn 204.3.B.12.87
8829 Oratorio d’Assuero. Madrigale a 2. Se il Ciel ne difende
I-Rn 204.3.B.12.88
8830 All’Eccellentiss. Sig. D. Lorenzo Colonn Gran contestabile del Regno di Napoli suo benignissimo Signore. Qualor sì prode al cor, regio al sembiante
I-Rn 204.3.B.12.89
8831 Venne da Milano in Roma l’Eccellentiss. Sig. Marchese Spinola a prender l’Eccellentiss. Signora D. Anna Colonna sua sposa. Di là dov’erge altero Insubria il soglio
I-Rn 204.3.B.12.90
8832 Nel felicissimo sponsalitio degl’Eccellentissimi Principi Sig. D. Filippo Colonna e la Signora D. Laurentia La Cerda. Vieni o regal Laurentia e in Campidoglio
I-Rn 204.3.B.12.91
8833 Alle glorie di madama reale Lodovica d’Orleans, quando di Francia andò in Spagna sposa del re cattolico Carlo II. Da la rocca del Beti ecco che scende
I-Rn 204.3.B.12.92
8834 In lode dell’illustriss. Signora Marchesa Sacchetti Teodoli dama di somma virtù e bellezza, quando il Signor Marchese Teodoli la desiderava per moglie. Naufrago all’infinito ond’il sembiante
I-Rn 204.3.B.12.93
8835 All’Illustrissimo Signor Pietro Mazzarino padre del Eminentiss. Giulio, nella cui arme sono i fasci consolari. Cerco talor de la città reina
I-Rn 204.3.B.12.94
8836 Al medesimo sopra le glorie de’ Cardinali suoi figliuoli, che molti attribuivano alla fortuna, non alla virtù dell’uno e degl’altri. Quella a cui tempi alzò plebe profana
I-Rn 204.3.B.12.95
8837 In lode del Signor Antonio Bruni poeta famoso di pelo biondo. O che in nome sì fosco additi al mondo
I-Rn 204.3.B.12.96
8838 Al Signor D. Pietro d’Aragona Viceré di Napoli venuto a Roma con regia pompa ambasciatore estraordinario di ubbidienza della Maestà Cattolica alla santità di N. Sig. Clemente X. Signor mentre sul Tebro il Ciel v’appella
I-Rn 204.3.B.12.97
8839 All’Illustriss. Signora Marchesa di S. Vito figliuola del Sig. Duca di Poli, che fa per arme un’aquila scaccata in bianco e nero; maritata al Signor Marchese Teodoli, che ha per impresa una ruota. Sol di beltà che sfidi a stuolo a stuolo
I-Rn 204.3.B.12.98
8840 All’Eccellentiss. Principesse Madama Colonna e Madama Mazzarini, mentre andavano a cavallo per le balze di Nemi, detta dagl’antichi Diana Nemorale. A Diana medesima. Giunse l’ora fatal né puoi fuggire
I-Rn 204.3.B.12.99
8841 Nelle nozze degl’Eccellentissimi Principi Colonna et Altieri. Regnando Clemente X. Piropo al lampo a la fermezza acciaro
I-Rn 204.3.B.12.100
8842 All’Eccellentiss. Signor Conte di Pegnaranda
I-Rn 204.3.B.12.101
8843 Al Serenissimo Granduca di Toscana Ferdinando Secondo nello sponsalitio del tuo Serenissimo primogenito con Madama d’Orleans. Signor d’alto pensier spiegando l’ale
I-Rn 204.3.B.12.106
8844 Alle glorie della signora Anna d’Aste. Per inondar di strage il regno amante
I-Rn 204.3.B.12.102
8845 Al Signor Duca Cesarino, che giovanetto bellissimo uccise un cinghiale, che gli aveva ammazzato il cavallo sotto. Poich’in mezzo alle selve un sì bel viso
I-Rn 204.3.B.12.103
8846 Alle dame romane rende gratie il teatro dell’Eccellentissimo Signor Contestabile Colonna del continuato favore ogni sera della loro presenza. Parlano i comici e musici del medesimo teatro. Rare compagne ha in Ciel Giuno reina
I-Rn 204.3.B.12.104
8847 Al Signor Cavalier Loreto per il dramma che compose dell’Aci, posto doppo dal medesimo in musica e cantato. Mentre addolcisci armonioso il pianto
I-Rn 204.3.B.12.105
8848 In lode di un gran segretario di Stato che anco nelle sue infermità mortale voleva fare i soliti dispacci e s’allude insieme alle sue innocenti prigionie. Se venuta col fato a più cimenti
I-Rn 204.3.B.12.107
8849 Il Sig. Del Nero si gloria d’esser stato ferito in una battaglia in Fiandra
I-Rn 204.3.B.12.108
8850 Nella promotione al cardinalato del padre Michel Mazzarino domenicano, che fu Viceré di Provenza e spedì un’armata navale poderosissima. Fasci che già per l’universo intiero
I-Rn 204.3.B.12.109
8851 Nella nascita del secondogenito del Sereniss. Principe di Contì pronipote dell’Eminentissimo Giulio Mazzarino. Sprigiona de le fasce o grand’Infante
I-Rn 204.3.B.12.110
8852 All’Illustrissima Signora Sacchetti sposa del Signor Marchese Nerli, nell’uscire dal monastero di Torre de’ Specchi. Qual da grave d’ardor mole festante
I-Rn 204.3.B.12.111
8853 All’Eminentissimo Giulio Mazzarino nella nuova dell’assalto dato da Turchi a Candia. A debellar l’emula Roma accinto
I-Rn 204.3.B.12.112
8854 Nelle sue maggiori angustie gli vengono regali dal Signore Cardinale Mazzarino impetratigli dal Sig. Abbate Elpidio Benedetti, che fa per arme rose e olivi. Per evitar d’irreparabil Fato
I-Rn 204.3.B.12.113
8855 Per il Signor Cavaliere Laureto musico e poeta, che stampò il suo dramma d’Aci e Galatea. Delle sue glorie e di se stesso armato
I-Rn 204.3.B.12.114