8848
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Giovanni
Lotti
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In lode di un gran segretario di Stato che anco nelle sue infermità mortale voleva fare i soliti dispacci e s’allude insieme alle sue innocenti prigionie. Se venuta col fato a più cimenti |
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8849
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Giovanni
Lotti
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Il Sig. Del Nero si gloria d’esser stato ferito in una battaglia in Fiandra |
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8850
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Giovanni
Lotti
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Nella promotione al cardinalato del padre Michel Mazzarino domenicano, che fu Viceré di Provenza e spedì un’armata navale poderosissima. Fasci che già per l’universo intiero |
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8851
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Giovanni
Lotti
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Nella nascita del secondogenito del Sereniss. Principe di Contì pronipote dell’Eminentissimo Giulio Mazzarino. Sprigiona de le fasce o grand’Infante |
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8852
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Giovanni
Lotti
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All’Illustrissima Signora Sacchetti sposa del Signor Marchese Nerli, nell’uscire dal monastero di Torre de’ Specchi. Qual da grave d’ardor mole festante |
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8853
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Giovanni
Lotti
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All’Eminentissimo Giulio Mazzarino nella nuova dell’assalto dato da Turchi a Candia. A debellar l’emula Roma accinto |
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8854
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Giovanni
Lotti
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Nelle sue maggiori angustie gli vengono regali dal Signore Cardinale Mazzarino impetratigli dal Sig. Abbate Elpidio Benedetti, che fa per arme rose e olivi. Per evitar d’irreparabil Fato |
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8855
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Giovanni
Lotti
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Per il Signor Cavaliere Laureto musico e poeta, che stampò il suo dramma d’Aci e Galatea. Delle sue glorie e di se stesso armato |
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8856
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Giovanni
Lotti
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Al serenissimo Prencipe Leopoldo nella sua promotione alla porpora. Frutto di Flora, in cui deliba il mondo |
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8857
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Giovanni
Lotti
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Alle glorie dell’Eccellentiss. Signora D. Ippolita Lodovisia nell’uscir dal monastero di Torre di Specchi. Sposa dell’Eccellentiss. Signor Don Gregorio Buoncompagni. Torre del Ciel che del più terso acciaro |
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8858
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Giovanni
Lotti
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Nella venuta in Roma della Regina di Svetia fatta cattolica regnando Alessandro VII. Quella nave avventurosa |
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8859
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Giovanni
Lotti
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Dama armata a cavallo che correva in giostra e ch’era anco eloquentissima nello scrivere. Mentre Filli in su l’arena |
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8860
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Giovanni
Lotti
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Quanto sia infelice quell’ardimento, che tenta cose improportionate alle sue forze e meriti. Navicella che sì altera |
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8861
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Giovanni
Lotti
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Canzonetta per musica in lode della neve. Bella neve che d’intorno |
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8862
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Giovanni
Lotti
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Canzonetta amorosa morale. Pria ch’adori e resti avvinto |
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Giovanni
Lotti
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Nell’augustissima nascita del primogenito di Sua Maestà Cesarea. Versi per musica. Tu che ’l mondo hai per trastullo |
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8864
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Giovanni
Lotti
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Canzonetta per musica nel passaggio per Milano della Maestà Cesarea d’Anna Margarita d’Austria imperatrice sposa. Apparecchiatevi aquile altere |
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8865
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Giovanni
Lotti
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Il giuditio di Paride. Interlocutori. Invidia, Mercurio, Paride, Giunone, Pallade e Venere. Degl’angui c’ho nel crin l’orrido fischio |
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8866
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Giovanni
Lotti
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Amante, che gode delle sue pene, per gli occhi di bella donna. Aria per musica. Quand’un Fato |
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8867
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Giovanni
Lotti
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Desiderio di bella donna d’esser compatita. Che credete ch’io voglia |
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