Persona: Lotti, Giovanni

le schede seguenti fanno riferimento a questo nome:

scheda autore titolo collocazione
8046 Giovanni Lotti O che sempre mi scordi
8051 Giovanni Lotti Colpe mie venite
8107 Carlo Caproli Recitativi e Lamenti | Arie di più parte | Ariette | E Arie a Due Voci | Di Diuersi Autori che narra | La Tauola I-Bc V.289
8130 Mario Savioni La vita che sola
8393 Giuseppe Tricarico Tricarico / Cercavo due pupille
8523 Marco Marazzoli Cantata a 6
8754 Marc’Antonio Pasqualini In Corrente / M.A.P. [E dove fuggì]
8755 Marc’Antonio Pasqualini In Corrente / M.A.P. [A schiere sen’ viene]
8776 Giovanni Lotti Il fortunato, si crede che la sua felicità non abbia mai a finire. Mi fa pur ridere
8777 Giovanni Lotti Peccator pentito, doppo aver sentito gl’elementi che gl’intimavano la morte, così prega. Offeso Dio che pendi
8779 Giovanni Lotti Predica del sole ai mortali. Io sono il sole, universal tesoro
8794 Giovanni Lotti Trialogo della Fede, Speranza, Carità. Speranza che vuoi
8795 Giovanni Lotti In lode di papa Urbano Ottavo. Quando la Svetia assalì la Germania e allorché l’Autore avea andare a baciargli i piedi. Quel Pontefice faceva per privata impresa il Sole. Traea sul dorso Atlante
8796 Giovanni Lotti La Pallade overo La toga armata. Canzone. Dedicata alle glorie tanto pacifiche quanto militari dell’Eminentiss. Card. Antonio Barberino suo signore. Indole bellicosa
8797 Giovanni Lotti Lamento di Roma nella partenza dell’Eminentiss. Sig. Cardinale Antonio Barberino. Per musica. Parti Antonio e Roma piange
8798 Giovanni Lotti Invita a ritornar a Roma monsignor Mazzarino, che era in Francia in tempo di Lodovico XIII. e del Card. Richeliù. Quirin t’aspetta, o di quei saggi e grandi
8799 Giovanni Lotti Nelle nozze degl’Eccellentissimi sposi Sig: Prencipe di Solmona e Signora D. Eleonora Buoncompagni sotto gl’auspici d’Alessandro VII. Se del Cielo al primo cenno
8800 Giovanni Lotti Aria morale. Ancor satio non sei
8801 Giovanni Lotti Peccatore a pie’ del crocifisso. Inferno io veggo aperte
8803 Giovanni Lotti Aria morale. Qualor mio Dio t’offendo