Risultati della ricerca

I risultati sono presentati in ordine di rilevanza (per ulteriori informazioni si veda la Guida alla ricerca).
Il risultato di una ricerca viene visualizzato come elenco di notizie sintetiche, corredato da una struttura a faccette (filtri) che permette ulteriori perfezionamenti della ricerca. L’utilizzo dei filtri permette quindi di restringere la ricerca, riducendo le schede bibliografiche mostrate.
È possibile utilizzare più filtri contemporaneamente e più valori nello stesso filtro.

   

 

Risultati della ricerca

scheda autore, titolo e collocazione
7486 Nel felicissimo sposalitio del’Eccellentiss. Signori Gio: Battista Rospigliosi e Maria Margarita Pallavicini Nipoti di Clemente IX allor regnante. Si parla a Roma. Se per compendio pria di quei gran gesti
I-Rn 204.3.B.12.22
7487 Al Signor Gio: Battista Ciambotti virtuoso e dilettissimo amico. Narra l’autore le miserie della fugace umana vita.
I-Rn 204.3.B.12.23
7488 All’Eminentissimo Astalli adottato per nipote da Innocenzo X che fa per arme la colomba. Nella festa di Sant’Orsola di cui Sua Eminenza era protettore. Ecco dell’Anno in sui rigor nascenti
I-Rn 204.3.B.12.24
7489 In lode del Signor Cardinal Antonio Barberino protettore della religione domenicana. Lupi d’Averno a cui le fibre insane
I-Rn 204.3.B.12.25
7490 Raccomanda le sue poche fortune alla protettione dell’Eminentissimo Antonio Barberini suo Signore all’hora giovanetto e che componeva egregiamente in poesia. Fior de le rose e del purpureo coro
I-Rn 204.3.B.12.26
7491 In lode d’un p. Francesco Gesuita portoghese ammirabile per il disprezzo del mondo e carità; mandato all’Indie Orientali a predicarvi la fede, fatto Vescovo di Cranganor. A premiar la virtù ch’in te s’aduna
I-Rn 204.3.B.12.27
7492 Alle glorie di Urbano Ottavo il quale ritrovò il corpo di Santa Martina e di Santa Bibiana, Demetria e Dafrosa con molti altri Santi Martiri compagni delle medesime Sante. Non sazia di metalli e non feconda
I-Rn 204.3.B.12.28
7493 Alle glorie del medesimo Pontefice nell’invenzione del corpo di S. Martina nel recinto del Carcere di Mamertino, dove furono prigionieri S. Pietro e S. Paolo. Apre a piè del Tarpeo li fianchi a Roma
I-Rn 204.3.B.12.29
7494 Alle glorie del medesimo Pontefice nell’inventione di Santa Martina con altri suoi compagni martiri. Chini nel suol più cupo, Urbano, il ciglio
I-Rn 204.3.B.12.30
7495 Santa Tecla fu posta alle fiamme
I-Rn 204.3.B.12.31
7496 La Santa Teresa Vergine nella celebrazione dell’anno centesimo dal giorno del suo passaggio all’eterna gloria. Dunque un immenso e sì felice appieno
I-Rn 204.3.B.12.32
7497 Nella morte d’un lacché dell’Eminentiss. Signor Cardinale Antonio ch’era velocissimo nel corso. Improviso. Garzon fedel, ch’ogni corsiero alato
I-Rn 204.3.B.12.33
7498 Per una cagnolina bianca chiamata Navetta in braccio a B. D. chiamata Maria, qual’era in educazione in un monastero. Improviso. Cagnoletta gentil, ch’in braccio stai
I-Rn 204.3.B.12.34
7499 Si lamenta di Zingaretta cagnola, che minaccia di morderlo a tavola dell’Eminentiss. Signor Card. Antonio Barberino suo signore. Improviso. Dunque irata tra vezzi a me t’avventi
I-Rn 204.3.B.12.35
7500 Alle glorie d’Urbano Ottavo quando risanato da una infermità mortale, si fece rivedere in publico ed il popolo gridava viva viva. Improviso. Vinto il rischio mortal d’irata stella
I-Rn 204.3.B.12.36
7501 In lode del Pompeo tragedia composta da N. Signore Alessandro Settimo nella sua gioventù. Su piaggia inospital d’Egittio mare
I-Rn 204.3.B.12.37
7502 La S. Agnese drama per musica. I atto. II atto.
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.46
7503 Contemplazione al cielo. Non è chi ci miri
I-Rn 204.3.B.12.39
7504 Arietta morale. Avvertite che si more
I-Rn 204.3.B.12.40
7505 Ringraziamento a Dio de’ benefizii ricevuti tanto per la creatione, quanto per la redentione. S’avvien ch’io ripensi
I-Rn 204.3.B.12.41
7506 Aria. Parlano l’anime del Purgatorio. Siamo in porto ma quell’onda
I-Rn 204.3.B.12.42
7581 Al medesimo Sig. Principe. Invito agli studi poetici. Nell’età più giovanile d S. Eccellenza
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.3
7582 A San Gregorio Magno per essersi preservata Roma dalla peste che afflisse molte città d’Italia sotto il pontificato d’Urbano VIII. Fra lo stuolo de’ Numi
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.4
7583 Si toccano i moti d’Europa con gli avvenimenti della peste e si termina la canzone con riflessioni morali. Più non mi suoni al fianco
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.5
7584 Al Signor Giulio Bufalini contra il duello. Si toccano le glorie della Maestà Cristianissima del re Luigi XIII. Al balenar di duo begli occhi ardenti
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.6
7585 All’Eminentissimo Sig. cardinale Carlo Doria arcivescovo di Palermo. Chi mi rapisce a volo e chi mi rende
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.7
7586 Al Signor Marchese Sforza Pallavicino oggi Cardinale. Spinto così da crudo arco guerriero
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.8
7592 Che l’istoria supera l’ingiurie del tempo. Si loda l’Eminentissimo Signor Cardinal Bentivogli al Signor Conte Andrea Barbazza
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.9
7593 Al Signor Principe Cardinale di Savoia per la coronazione del Re de’ Romani. Dite castalie Dee
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.10
7594 Al Serenissimo Arciduca Leopoldo d’Austria. Ite, musiche note e riverenti
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.11
7595 Contra gli astrologi al Signor Gasparo de Simeonibus allora che la Santità di N. Signore Urbano VIII publicò la bolla contra i giudiciari. Non ha più querce il mondo
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.12
7596 Nel medesimo argomento. All’Eccellentissimo Sig. Principe Don Camillo Pamphilio. Di saette novelle
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.13
7597 Contra le prosperità degli empi. Per la Providenza. E volete ch’io creda
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.14
7598 A Monsignor Giulio Mazarini nuntio per la pace nei moti d’Italia, che fu poi Cardinale. Qual fu barbaro cor di pietà ignudo
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.15
7599 Al Signor Conte Don Fulvio Testi. Si biasima in alcuni scrittori l’abuso di procurare composizioni in lode propria. Non è Pindo mendace
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.16
7600 Al Signor Francesco Mancini nel ponersi in abito lungo. Già fra stuol di donzelle ascoso vide
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.17
7601 Al medesimo per la morte della Signora Vittoria Capocci Mancini sua madre
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.18
7602 In morte del Signore Nicolò Claudio Fabri Peyresio
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.19
7603 Al Signor Berlingerio Gessi. In morte del signor Claudio Acchillini
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.20
7604 In morte del Serenissimo Gio. Agostino De Marini Duce di Genova. Al Signore Marchese Anton Giulio Brignole Sale
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.21
7605 Il Gelsomino
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.22
7606 All’Eccellentissima Signora Principessa Pamphilia spettatrice del corso delle lance, fatto dal Signor Prencipe don Camillo Pamphilio suo marito per la Signora Duchessa dell’Infantado in Roma
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.23
7607 Si loda l’onestà d’una dama
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.24
7608 Capelli donati
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.25
7609 Per la Signora Leonora Baroni. Questa con le altre quattro canzoni appresso si leggono nella raccolta d’altre compositioni agli Applausi della medema Signora. Al sig. Berlingerio Gessi
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.26
7610 Al Signor Cavalier Gio. Lorenzo Bernini
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.27
7611 Alla Signora Caterina Baroni
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.28
7612 Che l’inverno non è tempo di villeggiare
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.29
7613 All’Eccellentissima Signora Donna Leonora di Melo Marchesa di Castel Rodrigo, ambasciatrice di Sua Maestà Cattolica in Roma
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.30
7614 Che la bellezza ancorché sia crudele, quando è virtuosa, si deve lodare
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.31