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7493 Alle glorie del medesimo Pontefice nell’invenzione del corpo di S. Martina nel recinto del Carcere di Mamertino, dove furono prigionieri S. Pietro e S. Paolo. Apre a piè del Tarpeo li fianchi a Roma
I-Rn 204.3.B.12.29
7494 Alle glorie del medesimo Pontefice nell’inventione di Santa Martina con altri suoi compagni martiri. Chini nel suol più cupo, Urbano, il ciglio
I-Rn 204.3.B.12.30
7495 Santa Tecla fu posta alle fiamme
I-Rn 204.3.B.12.31
7496 La Santa Teresa Vergine nella celebrazione dell’anno centesimo dal giorno del suo passaggio all’eterna gloria. Dunque un immenso e sì felice appieno
I-Rn 204.3.B.12.32
7497 Nella morte d’un lacché dell’Eminentiss. Signor Cardinale Antonio ch’era velocissimo nel corso. Improviso. Garzon fedel, ch’ogni corsiero alato
I-Rn 204.3.B.12.33
7498 Per una cagnolina bianca chiamata Navetta in braccio a B. D. chiamata Maria, qual’era in educazione in un monastero. Improviso. Cagnoletta gentil, ch’in braccio stai
I-Rn 204.3.B.12.34
7499 Si lamenta di Zingaretta cagnola, che minaccia di morderlo a tavola dell’Eminentiss. Signor Card. Antonio Barberino suo signore. Improviso. Dunque irata tra vezzi a me t’avventi
I-Rn 204.3.B.12.35
7500 Alle glorie d’Urbano Ottavo quando risanato da una infermità mortale, si fece rivedere in publico ed il popolo gridava viva viva. Improviso. Vinto il rischio mortal d’irata stella
I-Rn 204.3.B.12.36
7501 In lode del Pompeo tragedia composta da N. Signore Alessandro Settimo nella sua gioventù. Su piaggia inospital d’Egittio mare
I-Rn 204.3.B.12.37
7502 La S. Agnese drama per musica. I atto. II atto.
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.46
7503 Contemplazione al cielo. Non è chi ci miri
I-Rn 204.3.B.12.39
7504 Arietta morale. Avvertite che si more
I-Rn 204.3.B.12.40
7505 Ringraziamento a Dio de’ benefizii ricevuti tanto per la creatione, quanto per la redentione. S’avvien ch’io ripensi
I-Rn 204.3.B.12.41
7506 Aria. Parlano l’anime del Purgatorio. Siamo in porto ma quell’onda
I-Rn 204.3.B.12.42
7581 Al medesimo Sig. Principe. Invito agli studi poetici. Nell’età più giovanile d S. Eccellenza
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.3
7582 A San Gregorio Magno per essersi preservata Roma dalla peste che afflisse molte città d’Italia sotto il pontificato d’Urbano VIII. Fra lo stuolo de’ Numi
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.4
7583 Si toccano i moti d’Europa con gli avvenimenti della peste e si termina la canzone con riflessioni morali. Più non mi suoni al fianco
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.5
7584 Al Signor Giulio Bufalini contra il duello. Si toccano le glorie della Maestà Cristianissima del re Luigi XIII. Al balenar di duo begli occhi ardenti
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.6
7585 All’Eminentissimo Sig. cardinale Carlo Doria arcivescovo di Palermo. Chi mi rapisce a volo e chi mi rende
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.7
7586 Al Signor Marchese Sforza Pallavicino oggi Cardinale. Spinto così da crudo arco guerriero
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.8
7592 Che l’istoria supera l’ingiurie del tempo. Si loda l’Eminentissimo Signor Cardinal Bentivogli al Signor Conte Andrea Barbazza
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.9
7593 Al Signor Principe Cardinale di Savoia per la coronazione del Re de’ Romani. Dite castalie Dee
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.10
7594 Al Serenissimo Arciduca Leopoldo d’Austria. Ite, musiche note e riverenti
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.11
7595 Contra gli astrologi al Signor Gasparo de Simeonibus allora che la Santità di N. Signore Urbano VIII publicò la bolla contra i giudiciari. Non ha più querce il mondo
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.12
7596 Nel medesimo argomento. All’Eccellentissimo Sig. Principe Don Camillo Pamphilio. Di saette novelle
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.13
7597 Contra le prosperità degli empi. Per la Providenza. E volete ch’io creda
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.14
7598 A Monsignor Giulio Mazarini nuntio per la pace nei moti d’Italia, che fu poi Cardinale. Qual fu barbaro cor di pietà ignudo
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.15
7599 Al Signor Conte Don Fulvio Testi. Si biasima in alcuni scrittori l’abuso di procurare composizioni in lode propria. Non è Pindo mendace
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.16
7600 Al Signor Francesco Mancini nel ponersi in abito lungo. Già fra stuol di donzelle ascoso vide
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.17
7601 Al medesimo per la morte della Signora Vittoria Capocci Mancini sua madre
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.18
7602 In morte del Signore Nicolò Claudio Fabri Peyresio
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.19
7603 Al Signor Berlingerio Gessi. In morte del signor Claudio Acchillini
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.20
7604 In morte del Serenissimo Gio. Agostino De Marini Duce di Genova. Al Signore Marchese Anton Giulio Brignole Sale
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.21
7605 Il Gelsomino
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.22
7606 All’Eccellentissima Signora Principessa Pamphilia spettatrice del corso delle lance, fatto dal Signor Prencipe don Camillo Pamphilio suo marito per la Signora Duchessa dell’Infantado in Roma
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.23
7607 Si loda l’onestà d’una dama
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.24
7608 Capelli donati
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.25
7609 Per la Signora Leonora Baroni. Questa con le altre quattro canzoni appresso si leggono nella raccolta d’altre compositioni agli Applausi della medema Signora. Al sig. Berlingerio Gessi
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.26
7610 Al Signor Cavalier Gio. Lorenzo Bernini
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.27
7611 Alla Signora Caterina Baroni
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.28
7612 Che l’inverno non è tempo di villeggiare
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.29
7613 All’Eccellentissima Signora Donna Leonora di Melo Marchesa di Castel Rodrigo, ambasciatrice di Sua Maestà Cattolica in Roma
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.30
7614 Che la bellezza ancorché sia crudele, quando è virtuosa, si deve lodare
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.31
7615 A Monsignor Giulio Mazarini, che fu Cardinale. Amor fa Poeta
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.32
7616 La fuga di Rinaldo pittura del Cavalier Giuseppe d’Arpino
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.33
7617 Dopo un’infermità del Signor Abbate Peretti che fu poi il Cardinal Montalto
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.34
7618 In detestatione delle passioni amorose. Al Signor Nicol’Angelo Caferri
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.35
7619 A Primo levriere inglese dell’Eminentissimo Signore Card. Antonio si toccano le glorie di Sua Eminenza
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.36
7620 Per le nozze degli’Illustrissimi Signori il Signor Senatore Berlingiero Gessi e la Signora Contessa Costanza Isolani. S’allude alle glorie del Sig. Co. Giulio Cesare padre della Sig. sposa
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.37
7621 Per un abito mandato in dono dall’Eccellentissima Signora Donna Isabella Gesualda Principessa di Venosa all’Eccellentiss. Sig. Don Nicolo Ludovisi Principe suo sposo nelle loro felicissime nozze
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.38