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8828 Peccatore a piedi del crocifisso. Aria a 2 voci. Prestatemi l’ardore
I-Rn 204.3.B.12.87
8829 Oratorio d’Assuero. Madrigale a 2. Se il Ciel ne difende
I-Rn 204.3.B.12.88
8830 All’Eccellentiss. Sig. D. Lorenzo Colonn Gran contestabile del Regno di Napoli suo benignissimo Signore. Qualor sì prode al cor, regio al sembiante
I-Rn 204.3.B.12.89
8831 Venne da Milano in Roma l’Eccellentiss. Sig. Marchese Spinola a prender l’Eccellentiss. Signora D. Anna Colonna sua sposa. Di là dov’erge altero Insubria il soglio
I-Rn 204.3.B.12.90
8832 Nel felicissimo sponsalitio degl’Eccellentissimi Principi Sig. D. Filippo Colonna e la Signora D. Laurentia La Cerda. Vieni o regal Laurentia e in Campidoglio
I-Rn 204.3.B.12.91
8833 Alle glorie di madama reale Lodovica d’Orleans, quando di Francia andò in Spagna sposa del re cattolico Carlo II. Da la rocca del Beti ecco che scende
I-Rn 204.3.B.12.92
8834 In lode dell’illustriss. Signora Marchesa Sacchetti Teodoli dama di somma virtù e bellezza, quando il Signor Marchese Teodoli la desiderava per moglie. Naufrago all’infinito ond’il sembiante
I-Rn 204.3.B.12.93
8835 All’Illustrissimo Signor Pietro Mazzarino padre del Eminentiss. Giulio, nella cui arme sono i fasci consolari. Cerco talor de la città reina
I-Rn 204.3.B.12.94
8836 Al medesimo sopra le glorie de’ Cardinali suoi figliuoli, che molti attribuivano alla fortuna, non alla virtù dell’uno e degl’altri. Quella a cui tempi alzò plebe profana
I-Rn 204.3.B.12.95
8837 In lode del Signor Antonio Bruni poeta famoso di pelo biondo. O che in nome sì fosco additi al mondo
I-Rn 204.3.B.12.96
8838 Al Signor D. Pietro d’Aragona Viceré di Napoli venuto a Roma con regia pompa ambasciatore estraordinario di ubbidienza della Maestà Cattolica alla santità di N. Sig. Clemente X. Signor mentre sul Tebro il Ciel v’appella
I-Rn 204.3.B.12.97
8839 All’Illustriss. Signora Marchesa di S. Vito figliuola del Sig. Duca di Poli, che fa per arme un’aquila scaccata in bianco e nero; maritata al Signor Marchese Teodoli, che ha per impresa una ruota. Sol di beltà che sfidi a stuolo a stuolo
I-Rn 204.3.B.12.98
8840 All’Eccellentiss. Principesse Madama Colonna e Madama Mazzarini, mentre andavano a cavallo per le balze di Nemi, detta dagl’antichi Diana Nemorale. A Diana medesima. Giunse l’ora fatal né puoi fuggire
I-Rn 204.3.B.12.99
8841 Nelle nozze degl’Eccellentissimi Principi Colonna et Altieri. Regnando Clemente X. Piropo al lampo a la fermezza acciaro
I-Rn 204.3.B.12.100
8842 All’Eccellentiss. Signor Conte di Pegnaranda
I-Rn 204.3.B.12.101
8843 Al Serenissimo Granduca di Toscana Ferdinando Secondo nello sponsalitio del tuo Serenissimo primogenito con Madama d’Orleans. Signor d’alto pensier spiegando l’ale
I-Rn 204.3.B.12.106
8844 Alle glorie della signora Anna d’Aste. Per inondar di strage il regno amante
I-Rn 204.3.B.12.102
8845 Al Signor Duca Cesarino, che giovanetto bellissimo uccise un cinghiale, che gli aveva ammazzato il cavallo sotto. Poich’in mezzo alle selve un sì bel viso
I-Rn 204.3.B.12.103
8846 Alle dame romane rende gratie il teatro dell’Eccellentissimo Signor Contestabile Colonna del continuato favore ogni sera della loro presenza. Parlano i comici e musici del medesimo teatro. Rare compagne ha in Ciel Giuno reina
I-Rn 204.3.B.12.104
8847 Al Signor Cavalier Loreto per il dramma che compose dell’Aci, posto doppo dal medesimo in musica e cantato. Mentre addolcisci armonioso il pianto
I-Rn 204.3.B.12.105
8848 In lode di un gran segretario di Stato che anco nelle sue infermità mortale voleva fare i soliti dispacci e s’allude insieme alle sue innocenti prigionie. Se venuta col fato a più cimenti
I-Rn 204.3.B.12.107
8849 Il Sig. Del Nero si gloria d’esser stato ferito in una battaglia in Fiandra
I-Rn 204.3.B.12.108
8850 Nella promotione al cardinalato del padre Michel Mazzarino domenicano, che fu Viceré di Provenza e spedì un’armata navale poderosissima. Fasci che già per l’universo intiero
I-Rn 204.3.B.12.109
8851 Nella nascita del secondogenito del Sereniss. Principe di Contì pronipote dell’Eminentissimo Giulio Mazzarino. Sprigiona de le fasce o grand’Infante
I-Rn 204.3.B.12.110
8852 All’Illustrissima Signora Sacchetti sposa del Signor Marchese Nerli, nell’uscire dal monastero di Torre de’ Specchi. Qual da grave d’ardor mole festante
I-Rn 204.3.B.12.111
8853 All’Eminentissimo Giulio Mazzarino nella nuova dell’assalto dato da Turchi a Candia. A debellar l’emula Roma accinto
I-Rn 204.3.B.12.112
8854 Nelle sue maggiori angustie gli vengono regali dal Signore Cardinale Mazzarino impetratigli dal Sig. Abbate Elpidio Benedetti, che fa per arme rose e olivi. Per evitar d’irreparabil Fato
I-Rn 204.3.B.12.113
8855 Per il Signor Cavaliere Laureto musico e poeta, che stampò il suo dramma d’Aci e Galatea. Delle sue glorie e di se stesso armato
I-Rn 204.3.B.12.114
8856 Al serenissimo Prencipe Leopoldo nella sua promotione alla porpora. Frutto di Flora, in cui deliba il mondo
I-Rn 204.3.B.12.115
8857 Alle glorie dell’Eccellentiss. Signora D. Ippolita Lodovisia nell’uscir dal monastero di Torre di Specchi. Sposa dell’Eccellentiss. Signor Don Gregorio Buoncompagni. Torre del Ciel che del più terso acciaro
I-Rn 204.3.B.12.116
8858 Nella venuta in Roma della Regina di Svetia fatta cattolica regnando Alessandro VII. Quella nave avventurosa
I-Rn 204.3.B.12.117
8859 Dama armata a cavallo che correva in giostra e ch’era anco eloquentissima nello scrivere. Mentre Filli in su l’arena
I-Rn 204.3.B.12.118
8860 Quanto sia infelice quell’ardimento, che tenta cose improportionate alle sue forze e meriti. Navicella che sì altera
I-Rn 204.3.B.12.119
8861 Canzonetta per musica in lode della neve. Bella neve che d’intorno
I-Rn 204.3.B.12.120
8862 Canzonetta amorosa morale. Pria ch’adori e resti avvinto
I-Rn 204.3.B.12.121
8863 Nell’augustissima nascita del primogenito di Sua Maestà Cesarea. Versi per musica. Tu che ’l mondo hai per trastullo
I-Rn 204.3.B.12.122
8864 Canzonetta per musica nel passaggio per Milano della Maestà Cesarea d’Anna Margarita d’Austria imperatrice sposa. Apparecchiatevi aquile altere
I-Rn 204.3.B.12.123
8865 Il giuditio di Paride. Interlocutori. Invidia, Mercurio, Paride, Giunone, Pallade e Venere. Degl’angui c’ho nel crin l’orrido fischio
I-Rn 204.3.B.12.124
8866 Amante, che gode delle sue pene, per gli occhi di bella donna. Aria per musica. Quand’un Fato
I-Rn 204.3.B.12.125
8867 Desiderio di bella donna d’esser compatita. Che credete ch’io voglia
I-Rn 204.3.B.12.126
8868 Vanto di fedeltà contro fortuna. Aria a 2. O mirate che portenti
I-Rn 204.3.B.12.127
8869 Costanza. Un amor nobile
I-Rn 204.3.B.12.128
8870 Osservanza di parola. Ho detto di sì
I-Rn 204.3.B.12.129
8871 Per bella donna schiava nata in Costantinopoli, che poi battezzata, un amante la pigliò per moglie. Parla l’amante. Nacque il mio foco in aggiacciato clima
I-Rn 204.3.B.12.130
8872 Nello sponsalitio del serenissimo Cosimo Granduca di Toscana e la Serenissima principessa d’Orleans. Per musica. D’un giglio ch’infiora
I-Rn 204.3.B.12.131
8873 In lode dell’Eccellentissima casa Colonna per musica. Quando io penso al dì preciso
I-Rn 204.3.B.12.132
640 Albergati Capacelli, Pirro. Cantata del Co. Albergati. Canzone morale. Caducità delle cose mondane
I-URBc VI.2.3.6
8874 Un sventurato. Per musica. Stelle cangiate crine
I-Rn 204.3.B.12.133
8875 In lode della rosa Orsina per musica. Sempre il Tebro ha primavera
I-Rn 204.3.B.12.134
8876 Per la pace tra Spagna e Francia dell’anno 1660. Per Musica. Mortali o voi ch’in atra notte avvolti
I-Rn 204.3.B.12.135