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scheda autore, titolo e collocazione
7557 Carissimi, Giacomo. [V]aghi rai, pupille ardenti / [Giacomo Carissimi]
I-PEu Cass. 23.23
7558 [...] M’ancida il fato / [Giacomo Carissimi]
I-PEu Cass. 23.24
7559 Melani, Alessandro; Vignati, Giuseppe. Melani | Cantate diverse
I-Nc Cantate 42 [olim 34.6.2]
7573 Agostini, Pietro Simone. Canta[ta] del [… S]imon Augustini
I-Rc Ms. 2471.1
7574 Marcolini, Giuseppe. Crocifisso mio Signor
I-Af 186-1.2
7575 Marcolini, Giuseppe. Perdono mio Dio
I-Af 186-1.3
7576 Marcolini, Giuseppe. Santa Madre Deh Voi fate
I-Af 186-1.4
7577 Marcolini, Giuseppe. Ascolta o figlio da questa bara
I-Af 186-1.5
7578 Marcolini, Giuseppe. Peccatori se bramate
I-Af 186-1.6
7581 Al medesimo Sig. Principe. Invito agli studi poetici. Nell’età più giovanile d S. Eccellenza
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.3
7582 A San Gregorio Magno per essersi preservata Roma dalla peste che afflisse molte città d’Italia sotto il pontificato d’Urbano VIII. Fra lo stuolo de’ Numi
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.4
7583 Si toccano i moti d’Europa con gli avvenimenti della peste e si termina la canzone con riflessioni morali. Più non mi suoni al fianco
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.5
7584 Al Signor Giulio Bufalini contra il duello. Si toccano le glorie della Maestà Cristianissima del re Luigi XIII. Al balenar di duo begli occhi ardenti
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.6
7585 All’Eminentissimo Sig. cardinale Carlo Doria arcivescovo di Palermo. Chi mi rapisce a volo e chi mi rende
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.7
7586 Al Signor Marchese Sforza Pallavicino oggi Cardinale. Spinto così da crudo arco guerriero
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.8
7590 Marcolini, Giuseppe. Pace mio Dio
I-Af 186-1.1
7592 Che l’istoria supera l’ingiurie del tempo. Si loda l’Eminentissimo Signor Cardinal Bentivogli al Signor Conte Andrea Barbazza
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.9
7593 Al Signor Principe Cardinale di Savoia per la coronazione del Re de’ Romani. Dite castalie Dee
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.10
7594 Al Serenissimo Arciduca Leopoldo d’Austria. Ite, musiche note e riverenti
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.11
7595 Contra gli astrologi al Signor Gasparo de Simeonibus allora che la Santità di N. Signore Urbano VIII publicò la bolla contra i giudiciari. Non ha più querce il mondo
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.12
7596 Nel medesimo argomento. All’Eccellentissimo Sig. Principe Don Camillo Pamphilio. Di saette novelle
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.13
7597 Contra le prosperità degli empi. Per la Providenza. E volete ch’io creda
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.14
7598 A Monsignor Giulio Mazarini nuntio per la pace nei moti d’Italia, che fu poi Cardinale. Qual fu barbaro cor di pietà ignudo
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.15
7599 Al Signor Conte Don Fulvio Testi. Si biasima in alcuni scrittori l’abuso di procurare composizioni in lode propria. Non è Pindo mendace
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.16
7600 Al Signor Francesco Mancini nel ponersi in abito lungo. Già fra stuol di donzelle ascoso vide
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.17
7601 Al medesimo per la morte della Signora Vittoria Capocci Mancini sua madre
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.18
7602 In morte del Signore Nicolò Claudio Fabri Peyresio
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.19
7603 Al Signor Berlingerio Gessi. In morte del signor Claudio Acchillini
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.20
7604 In morte del Serenissimo Gio. Agostino De Marini Duce di Genova. Al Signore Marchese Anton Giulio Brignole Sale
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.21
7605 Il Gelsomino
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.22
7606 All’Eccellentissima Signora Principessa Pamphilia spettatrice del corso delle lance, fatto dal Signor Prencipe don Camillo Pamphilio suo marito per la Signora Duchessa dell’Infantado in Roma
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.23
7607 Si loda l’onestà d’una dama
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.24
7608 Capelli donati
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.25
7609 Per la Signora Leonora Baroni. Questa con le altre quattro canzoni appresso si leggono nella raccolta d’altre compositioni agli Applausi della medema Signora. Al sig. Berlingerio Gessi
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.26
7610 Al Signor Cavalier Gio. Lorenzo Bernini
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.27
7611 Alla Signora Caterina Baroni
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.28
7612 Che l’inverno non è tempo di villeggiare
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.29
7613 All’Eccellentissima Signora Donna Leonora di Melo Marchesa di Castel Rodrigo, ambasciatrice di Sua Maestà Cattolica in Roma
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.30
7614 Che la bellezza ancorché sia crudele, quando è virtuosa, si deve lodare
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.31
7615 A Monsignor Giulio Mazarini, che fu Cardinale. Amor fa Poeta
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.32
7616 La fuga di Rinaldo pittura del Cavalier Giuseppe d’Arpino
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.33
7617 Dopo un’infermità del Signor Abbate Peretti che fu poi il Cardinal Montalto
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.34
7618 In detestatione delle passioni amorose. Al Signor Nicol’Angelo Caferri
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.35
7619 A Primo levriere inglese dell’Eminentissimo Signore Card. Antonio si toccano le glorie di Sua Eminenza
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.36
7620 Per le nozze degli’Illustrissimi Signori il Signor Senatore Berlingiero Gessi e la Signora Contessa Costanza Isolani. S’allude alle glorie del Sig. Co. Giulio Cesare padre della Sig. sposa
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.37
7621 Per un abito mandato in dono dall’Eccellentissima Signora Donna Isabella Gesualda Principessa di Venosa all’Eccellentiss. Sig. Don Nicolo Ludovisi Principe suo sposo nelle loro felicissime nozze
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.38
7622 Al Signor Carlo Gualtieri oggi Cardinale. Che l’inimicitie grandi nascono per causa d’amore
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.39
7623 Che i travagli non vengono tutti per nocere. Al Signor Berlingiero Gessi
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.40
7624 Che l’amor de poeti deve esser gradito
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.41
7625 Che l’amore della virtù deve esser preferito
I-Rv S. Borr. Q.IV.223.42