Scheda n. 2231

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1726

Titolo

Se pietà ti move dei

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bellinzani, Paolo Benedetto (1682-1757)
editore: Gavelli Niccolò (1701-1777)
dedicatario: Bentivoglio d’Aragona, Marco Cornelio (1668-1732)
dedicante: Bellinzani, Paolo Benedetto (1682-1757)

Pubblicazione

Pesaro : Stamperia Gavelli, 1726

Descrizione fisica

P. 53-64

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Se pietà ti move dei. Duetto, Duetto VII. Amore e Psiche

Organico

2 soprani e continuo

Repertori bibliografici

Gaspari 1893: vol. III, p. 213
RISM A I: B1784

Descrizione analitica

1.1: (aria, la minore, c)
Amore, Psiche, Se pietà ti move dei
2.1: (recitativo, c)
Psiche, E qual sarà quel giorno
3.1: Larghetto(aria, sol minore, 3/8)
Psiche, Altro ben che mi consoli
4.1: (recitativo, c)
Amore, Rasciuga i pianti e le querele affrena
5.1: Allegro(aria, fa maggiore, 3/8)
Amore, Sul stelo armata
6.1: (recitativo, c)
La speranza ancor essa ha 'l suo tormento
7.1: (aria, la minore, c)
Amore, Psiche, È lusinga del pensiero
7.2: (aria, la minore, 3/8)
Spinge ancor austro feroce

Trascrizione del testo poetico

[Psiche]
Se pietà ti move dei
Palesarti agli occhi miei
[Amore]
Soffri ancor che non dei
Discoprir gli affetti miei
[a 2]
Cara speme amato bene.
[Psiche]
Fa che contenta sia
[a 2]
L’infelice anima mia / Soffri ancora anima mia
Né lasciarmi in tante pene. / Se ti lascio in tante pene.
[Psiche]
Se pietà ti move dei...

[Psiche]
E qual sarà quel giorno
Che tu doni la pace a questo petto?
Và languendo il diletto
Agita questo cor fra suoi pensieri
Se non vede chi è suo
Se non discopre il suo ben che tant’ama
Poiché il destin crudel me lo ricopre.

Altro ben che mi consoli
Vò cercando dalla sorte
Altra pace in queste arene.
Se t’ascondi alla mia luce
Venga pur falce di morte
A dar fine alle mie pene.
Altro ben che mi consoli...

[Amore]
Rasciuga i pianti e le querele affrena
Che vuol il cielo ancora
Te più costante e me più occulto e schivo;
Né creder ch’io sia privo
Di pietade amorosa e ben io sento
PArte del tuo tormento.
Il bene sospirato
Viene ad essere un tempo assai più grato.

Sul stelo armata
Sen sta la rosa
Tutta spinosa;
Né manoa rdita
Senza ferita
Coglier la può.
Ma quando poi
S’unisce al petto
Passa in diletto,
Fugge in oblio
E il colpo rio
Che la piagò.
Sul stelo armata...

[Psiche]
La speranza ancor essa ha ’l suo tormento
[Amore]
Ma la pena che soffre un innocente
È preludio d’un bene
Che offerisce una mano alta e potente.

[a 2]
È lusinga del pensiero
Lo sperar un ben che piace
Senza pene e senza affanni.
Spinge ancor austro feroce
Navicella e non la noce
Che afferrando il porto amico
Vede allora i propri inganni.
È lusinga del pensiero...

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione DD.131.7

Scheda a cura di Giulia Giovani
Ultima modifica: