Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Tutto pene, tutt’affanni
Bella s’hora che brilla
Perdonate, ombre mie care
Un amante, larva errante
Cintia, oh ciel, tu dormi
O tradita mia quiete
Cara mia, perché non senti
Destin, cavam’il core
Nelle guancie del mio core
Trascrizione del testo poetico
Tutto pene, tutt’affanni
Quivi piango, o Cintia mia
E in pensier troppo tiranni
Gelo al gel di gelosia.
Ma vorrei haver più core
Per sentir più strali in petto,
M’uccidesse il mio dolore
Se son ombra del diletto.
Bella s’hora che brilla
Con [?]le lucenti
Un ciel tutt’oro così
Dolente e disperato senti
Un ch’a turbar ne viene i tuoi riposi
Incolpano i suoi sguardi
Incolpano il mio core
Se delirando esangue
Appresso quei ov’il mio cor consumi
Vien farfalla a morir ne’ tuoi bei lumi.
Perdonate, ombre mie care,
Un che vive disperato
A chi porta un cor piagato
Non si nieghi il sospirare.
Un amante, larva errante,
Per pietà vuol lagrimar
Son fenice d’una face,
Son chimera della pace,
Son un mort’allo sperar.
Cintia, oh ciel, tu dormi
Ed io mastin d’amor
Latr’alla luna
E con hoimè spietati
Così placar pretendo
Un ciel di beltà più astri irati
Infelice che son io non intendo
Ch’al fiato de’ sospir più foco accendo.
O tradita mia quiete,
Come pianger ti potrò
Per destin di due comete
Già morir o mai dovrò.
E mi convien per mia spietata sorte
Sia cambio di mia fe’ paga di morte.
Cara mia, perché non senti
A battute d’empietà
Su la cetra de’ tormenti
Quant’a un cor fe’ tua beltà.
Destin, cavam’il core
E se bear mi dei
Tronca lo stame a’ giorni miei
E fa’ che muoia
Che le vittime sol placano i dei
O fierezza, o sciagura
Se su la scena d’un piagato core
Vuol le tragedie sue il feritore.
Nelle guancie del mio core
Una rosa si svenò
E da quest’il cieco amore
Le sue fiamme imporporò.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 42 [olim 34.6.2].4
Scheda a cura di Ivano Bettin