Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Pubblicazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Il tit. si ricava dall’intitolazione a p. 59; il nome dell’A. si ricava dal front. dell’intera edizione
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
C, All'hor che densa nube
C, Da un volto da un seno
C, Ah sì che'l tutto è un sogno
C, Langue in ciel tra suoi deliqui
C, Da vile sonno oppresso
Trascrizione del testo poetico
All’hor che densa nube
Tra i silenzi profondi in braccio al sonno
Vola a turbar di nostra mente i raggi;
Mille spettri selvaggi
Schieran l’idee tumultuanti, e vane,
E su fantasmi imbelli
Vanno i pensieri a fabricarsi un mondo.
Ma al’aprirsi de i lumi
Son le porpore un sogno, e i rai son fumi.
Da un volto, da un seno
Se cerchi la pace;
Se incensi, de credi
Al bello, che vedi
Adori una larva
Cui fé non si dee:
Deh credilo a me
Ch’è un sogno fallace
Che vero non è.
Ah, sì, che’l tutto è un sogno,
E quel che d’oro, e gemme
Forse emulanti le celesti faci
Fa con iride avara ardere il mondo,
D’ardite zolle, e temeraria prole;
Che sul proprio valore
Porta de falli suoi seco il rigore.
Langue in ciel tra suoi deliquij
Anche ’l suol d’egro pallor
El’ fulgor della porpora regnante
Va col lucido Adamante
In un soffio, in un baleno
A finire in cieco horror.
Langue in ciel tra suoi deliqui
Anche’l suol d’egro pallor.
Da vile sono oppresso
Torpe il cor, dorme l’alma, e sogna inganni.
Che al’aprirsi dei lumi
Son le porpore larve, e i rai son fumi.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Musica A1.5
Scheda a cura di Giulia Giovani