Scheda n. 23

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1861-1862

Titolo

Cantata / Del Sig.r Cav. Aless.dro Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Redazione

[Napoli : copia, 1861-1862]

Descrizione fisica

1 partitura (5 c.) ; 226x290 mm

Note

Tit.dall’intitolazione a c. 1r

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Hor che lungi son io dal mio bel foco
@c 4-'4.A''8E'F6ED/'8BB''xCD4xCC/
2.1: Moderato(aria, sol minore, c)
Un tormento così fiero
3.1: (recitativo, c)
Mie luci sventurate
4.1: Andante discreto(aria, la minore, c)
Portatevi ad Irene

Trascrizione del testo poetico

Hor che lungi son’io dal mio bel foco
Sento più ardor che quando gl’era appresso
Ah mentre a me concesso
Fu l’ardor de begl’occhi aver presente
L’aure soave e spesso
De le dolci parole era il ristoro
A la mia fiamma ardente
Ma poi ch’ella è partita
Il solo ardor non il ristor mi giunge
Che il mal ch’io provo ed il rimedio è lunge.

Un tormento così fiero
Dimmi tu bendato arciero
Quando mai finir dovrà.
Ah! che morte sol m’avanza
Se in sì cruda lontananza
L’alma mia viver non sa.

Mie luci sventurate
Se a veder non giungete
La lontana beltade
Per cui forse piangete
Fate cader le lagrime a torrenti
Su quest’acque correnti
Che almeno andranno a lei
Prima che al mare sia pronto
Il lagrimare ove il vedere è tardo
E giunga il pianto ove non giunga il guardo.

Portatevi ad Irene
Mie lagrime amorose
Così de le mie pene
Pietate forse avrà.
Voi ditele ch’io moro
Se presto a me non torna
Lontan da lei ch’adoro
Il cor da me sen va.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione L.22.25.6

Scheda a cura di Raffaele Deluca e Gabriele Gamba
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