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Titolo
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Legami a persone
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Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Ninfe e pastori, che nel sen nutrite
È una tiranna la ninfa bella
Vince la ninfa mia co'i suoi bei lumi
Ha nel volto un certo brio l'idol mio
Questo oggetto sì vago e sì vezzoso
Ditegli, che il mio core
Trascrizione del testo poetico
Ninfe e pastori, che nel sen nutrite
Dolci amorosi ardori,
Deh per pietà mi dite,
Dove s’aggira la mia bella Clori.
E se saper volete
I suoi pregi, i suoi vanti, i suoi costumi
Io vel dirò, ma poi
Non fissate lo sguardo a lumi suoi.
È una tiranna
La ninfa bella,
Che m’innamora.
Sempre rubella
Fugge et inganna,
Chi più l’adora.
Vince la ninfa mia co’i suoi bei lumi
Del sole i rai lucenti
E sono i labbri suoi rubini ardenti.
Nella guancia vezzosa
Pompeggia gentilmente e giglio e rosa.
La fronte e un bel sereno
Cede il candido avorio al bianco seno.
La vaga ninfa mia
È un misto di bellezza e leggiadria.
Ha nel volto un certo brio
L’idol mio,
Che diletta e spira ardor.
Le sue vaghe pupillette
Son saette,
Che dan’ palme al dio d’amor.
Questo oggetto sì vago e sì vezzoso,
Sempre crudo e ritroso
Sprezza della mia fè gl’alteri vanti.
Sorda ai sospiri, alle querele, ai pianti,
Deh, per pietà, pastori,
Se mai vedete Clori.
Ditegli, che il mio core
Arde per lei d’amor tutto fedele.
E se nega mercè,
Ditegli voi per me: Bella crudele.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Sant.Hs.1898.7
Scheda a cura di Berthold Over