Scheda n. 1577

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1709

Titolo

Cantata Del Sig: Gio: F. Hendel / Scrittura di Scarlatti Aless.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Händel, Georg Friedrich (1685-1759)
possessore: Ruspoli, Francesco Maria (1672-1731)

Fa parte di

Redazione

Roma : copia di Francesco Lanciani, 1709

Descrizione fisica

C. 57-58v

Filigrana

Non rilevata

Note

HWV 116; v. fattura di Francesco Lanciani del 31 Agosto 1709. A c. 58 aggiunta sul bordo inferiore

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Kirkendale 2007b: Doc. 35

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, do minore, c)
Fra tante pene e tante
2.1: (aria, do minore, 3/4)
Se avvien', che fia infedele
3.1: (recitativo, c)
Torna, torna mio bene
4.1: (aria, fa maggiore, 3/8)
A sanar le ferite d'un core

Trascrizione del testo poetico

Fra tante pene e tante,
Che il cieco nume a servi suoi comparte,
Non sapeva il mio core,
Qual fosse la più bella e la maggiore.
Pure al fin la distingue et abbastanza
Provo, che la più fiera è lontananza.

Se avvien’, che fia infedele
La bella mia crudele,
Mentre la miran’ gl’occhi,
Respira questo cor.
Se gelosia m’affanna,
Quando la mia tiranna
Dolce favella, allor pur mi ristora;
Ma il fare al fin, ch’io mora,
Giunge la lontananza,
Che privo di speranza
Mi struggo nel dolor.

Torna, torna mio bene,
Lascia per me quelle delizie amene.
Che l’acque del mio pianto,
L’aure de miei sospiri
Ti doneranno ancor qualche conforto.
Altra speme d’aita or non m’avanza,
Che la pena più fiera è lontananza.

A sanar le ferite d’un core
Lontananza bastante non è.
Che tiranna più accresce il dolore,
Un dolor, che maggiore non è.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant.Hs.1898.8

Scheda a cura di Berthold Over
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