Scheda n. 10562

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1750

Titolo

Tra muti boschi e solitarie piante

Presentazione

Partitura

Fa parte di

composizioni da camera (n. 10448/21)

Redazione

[S.l. : copia, 1700-1750]

Descrizione fisica

C. 133-142v

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Tra muti boschi e solitarie piante
2.1: (aria, do minore, 3/8)
Dell’aurett’il mormorio
2.2: (aria, do minore, 3/8)
Il seren di due pupille
3.1: (recitativo-arioso, re minore, c)
Ahi che senza speranza
4.1: (aria, si♭ maggiore, 3/8)
Su volate miei fidi pensieri
5.1: (aria, re minore, 3/8)
Ruscelletto che i fiori baciando
6.1: (recitativo-arioso, sol minore, c)
Lasso chi mi risponde
7.1: (aria, re minore, 3/8)
Pensieri che dite
8.1: (recitativo, c)
Ahi che sperar non lice

Trascrizione del testo poetico

Tra muti boschi e solitarie piante
Lungi dall’Idol mio
Traggo l’hore infelici esule amante
Per me d’ombre dolenti
L’alba è foriera e sul cader del giorno
Fan queste selve intanto
Da scoscesi dirupi eco al mio pianto.

Dell’aurett’il mormorio
Qui m’invita a sospirar
Singhiozzando il vago rio
Mi consiglia a lagrimar.

Il seren di due pupille
Se mi nega il suo splendor
L’onde placide e tranquille
Si trasforman’in orror.

Ahi che senza speranza
È uno inferno d’amor la lontananza
Se in queste balze alpestri
Muovo solingo il passo
Mi rappresenta ai lumi
La durezza d’un core un tronco un sasso
Pur se iniqua fortuna
Di vagheggiar mi nega
Quella beltà ch’ha del mio cor l’impero
Dove l’occhio non può vola il pensiero.

Su volate miei fidi pensieri
Messaggeri loquaci del cor
Alle stelle d’un volto adorate
Favellate con lingua d’Amor.

Ruscelletto che i fiori baciando
Vai scherzando co lubrico pie’
All’Arciera crudele ma vaga
la mia piaga discopri per me.

Lasso chi mi risponde
Folle ma che vaneggio?
In quest’ermi recessi
Ahi che sol compatisce
Quell’interno dolor ch’il cor mi frange
L’aura che spira ed il ruscel che piange.

Pensieri che dite
Speranze chi sa
L’arciera severa
Ch’ha dardi nei sguardi
Del sen le ferite
Un dì sanerà.

Ahi che sperar non lice
Nell’inferno d’Amore
Refrigerio d’un guardo a un infelice.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.1 [olim Cantate 61].21

Scheda a cura di Cinzia Trabucco
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