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Legami a persone
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Redazione
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Titolo uniforme
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Descrizione analitica
Non è vero
Io vidi un vago oggetto
Il pensar ch'il mio ben
S, Torna idol mio
Pur m'alletti e pur mi piace
Trascrizione del testo poetico
Perdono amor perdono
Oppresso dal dolore
L’aggitato mio core
Ti diè nome d’infido
Ti trattò di mendace
Ti disse ingrato e ti chiamò tiranno
Incolpane l’affanno
Che nasce dal tuo fuoco
Da lui solo deriva
Che talor contro te meco raggiono
Perdono amor perdono.
Non è vero non è vero
Che tu sia quel menzognero
Ch’’il mio labbro ti chiamò
È un errore del mio cuore
Ch’in amore s’ingannò.
Io vidi un vago oggetto
E subito s’accese
Di bella fiamma il petto
Cruda forza del fato
Mi costringe ad amar in pochi istanti;
Trovai l’oggetto ingrato
Onde conosco omai,
Che i colpevoli sono
Egli m’ha tradita io che l’amai.
Il pensar ch’il mio ben m’ha tradita
Cruda guerra mi sveglia nel cor
Ma il pensare ch’egl’è la mia vita
Mi fa chieder perdono ad amor.
Torna idol mio deh torna
Al mio seno languente
Ti dichiaro innocente
De’ tradimenti usati
Se pentito ritorni
A colei che lasciasti in abbandono
Perdoni a me Cupido
Lo sfogo del mio cor
Ch’io ti perdono.
Pur mi alletti e pur mi piaci
Così infido e così ingrato
Incostante traditor
Son le fiamme ancor vivaci
Che coprì l’arcier bendato
Con le ceneri del cor.
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collocazione 34.5.4 (= Cantate 255).18
Scheda a cura di Antonio Caroccia