Scheda n. 1012

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Canta a Voce sola / del Sig.re Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
possessore: Sigismondo, Giuseppe (1739-1826)

Redazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 98r-104r)

Filigrana

Non rilevata

Note

La cantata apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca alla sua morte.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Regie soglie alte moli e pompe altere
%C-1@c 4-'8GE4BB/4-8B''xC4xDD/8-xDD6xC'B''8EE-E/
2.1: Lento(aria, fa maggiore, c)
Giro il guardo tra faggi
3.1: (recitativo, c)
Viddi è vero
4.1: Andante(aria, c)
Spunta qui la violetta

Trascrizione del testo poetico

Regie soglie alte moli e pompe altere
Del sguardo, e de’ pensier lucido incanto
O quanto amore o quanto
L’alme incaute avvolgete in rei martiri
Invan sperate invano
Che più il mio piede intorno a voi s’aggiri.
Qui del bosco e del prato al colle al piano
Veggio d’erbe, e di fiori il suolo ornato
Nemico più di questa salma a lato
Coll’invidia, e la frode
Mascherato del ver l’inganno astuto
Ma dolce ognor vagheggio e l’alma or gode
D’acque d’aure, e di piante il bel tributo.

Giro il guardo tra faggi ed abeti
E veggio che lieti
Fansi oggetto di gioia e diletto
Di candide brame
E onesti pensieri.
Al fragore che fa il mormorio
Del limpido rio
Odo il canto del mesto usignolo
Che lusinga la pace del cor.

Vidi, è vero tra noi reggia fastosa
Di vaghe gemme ed oro
Splender per tutto il pellegrin tesoro
Ma che può se chiudete in seno ascose
In sembianza di gioie, e di contenti
Veri oggetti d’insane e chimere
Che spietate e severe
Stretti in giogo servil d’aspra catena
Premon gl’avari in lusinghiera pena.
Ah che raggion venni a trovar mia pace
Volgendo a queste selve il piè fugace,
Qui tra ninfe e pastor tra augelli, e belve
In placido soggiorno
Vedrò del viver mio l’ultimo giorno.

Spunta qui la violetta
Pallidetta
Innocente messaggiera
Di gioconda primavera
Che di fiori adorna il suol
Sorge poi la vaga rosa
Che pomposa
Gl’agri spiega in sul mattino
E col bianco gelsomino
Reca invidia ai rai del sol.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 34.5.4 (= Cantate 255).17

Scheda a cura di Antonio Caroccia
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