Scheda n. 1008

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata a Voce Sola / del Sig.re Ales.dro Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
possessore: Sigismondo, Giuseppe (1739-1826)

Redazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 69v-74v)

Filigrana

Non rilevata

Note

La cantata apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca alla sua morte.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Amor Mitilde è morta
%C-1@c 4-8-'A''4bE8-'A/''4D8-'G''4C8CbE/{''8bAxF}4G+8Gb BGG/
2.1: Adagio(aria, mi♭ maggiore, c)
Mori ch'adesso haver potrai
3.1: (recitativo, c)
Ma se qual nume
4.1: (aria, sol minore, c)
Più non potrai

Trascrizione del testo poetico

Amor Mitilde è morta
È morta e se gli è vero
Ch’un rio dolor non ritrovando uscita
Suole involar la vita
Amor tu dei morire ed io lo spero.
La bellezza maggior che forse
Nel Regno tuo perdesti
Ed or pianger vorresti
Ma per pianto versare occhi non hai
E in tanto il martir si fa più fiero
Onde tu dei morire Ed io lo spero.

Mori ch’adesso
aver potrai
Nel marmo istesso
di tomba onore
Senti la fama
Che dice a noi
Questo si chiama
L’urna d’amore.

Ma se qual nume opponi
Di non esser quaggiù soggetto a morte
Freno alle parche imponi
Goditi pur d’eternità la sorte
Io godrò nel cor mio
Vedendo inerme e senza forze un Dio.

Più non potrai tiranno
Rivolgere a mio danno
Quel dardo e quella face
che m’arse e mi ferì
Da che Mitilde bella
Fu ratta alla sua stella
Tuo strale infrante giace
La fiamma tua languì.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 34.5.4 (= Cantate 255).13

Scheda a cura di Antonio Caroccia
Ultima modifica: