Scheda n. 1005

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata A Voce sola di sop.no / del Sig.re Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
possessore: Sigismondo, Giuseppe (1739-1826)

Redazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 49r-54r)

Filigrana

Non rilevata

Note

La cantata apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca alla sua morte.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Queste torbide e meste onde
%C-1@c 8-''Dq8C'4B8bE6EE8AA/{''C6DbE}{'AB''C'A}8xF6FG8A ''C/
2.1: Andante(aria, re minore, c/)
Da pensiero va in pensiero
3.1: (recitativo, c)
Qui dunque, o bella Nice
4.1: Lento(aria, sol minore, 12/8)
Permetti ch'almeno ti senta

Trascrizione del testo poetico

Queste torbide meste
Onde che al mar sen vanno
Nice l’onde son queste
Fide compagne al mio crudele affanno
Qui rimembro solingo
Al dolce suon dei liquefatti argenti
Quante volte accordai teneri accenti
Qui mi rammento ahi lasso
Meco la vaga bocca aprendo il riso
Quante volte specchiasti il tuo bel viso
La sù quel nudo sasso
Dico: Nice il mio ben lieta sedea
Qual il bel piè si tergea
E’ in ogni parte in tanto
Mentre il dolor lusingo
Trovo oggetto di pene idee di pianto.

Da pensiero va in pensiero
Il mio cor cercando pace
Ma non trova mai ristoro
E m’avveggio mentre spero
Lo sperar quant’è fallace
Se lontano è il mio tesoro.

Qui dunque o bella Nice
Nice di questo cor conforto e pena
Pensa che infelice
Per te vive in catena
Ricordati che fido ognor t’aspetta
È che più non diletta
D’augelli il canto o il mormorio dell’onde
Rammentati una volta,
Che qui solo confonde
Or col zeffiro i suoi sospiri ardenti
Or col ruscel che fugge
Le lacrime cadenti
E mentre il cor si strugge
Pensando al volto all’orme al labro al seno
Vieni e vedimi o Dio morire almeno.

Permetti ch’almeno
ti senta con pace
rispondere addio
se addio ti dirò
Nel render fallace.
La speme ch’in seno
Conserva il cor mio
Che tanto ti amò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 34.5.4 (= Cantate 255).9

Scheda a cura di Antonio Caroccia
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