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Bibliografia
Descrizione analitica
Dolorosa partenza, oh Dio che l'alma
Senti Lidio spietato e così lasci
Dolorosa partenza, oh Dio che l'alma
Vedo Zeffiro con l'Aura
Sol io misera e lassa
Piangerò per conforto dell'alma
Trascrizione del testo poetico
Dolorosa partenza, oh Dio che l’alma
Mi divide dal seno e mi dà morte.
Senti Lidio spietato e così lasci
La tua Irene fedel
Quella cui tu solevi,
Con lusinghe ed amori,
Far morir di dolcezza e di piacere;
Quell’Irene che l’alma
Con il cuor ti donò, quella son io
Che in abbandono e in preda al duol tu lasci,
Vedova di que’ nodi
Che stringevano il cor così soavi
Cangiati or per mia pena
Nelle crude d’Averno empie ritorte.
Dolorosa partenza, oh Dio che l’alma
Mi divide dal seno e mi dà morte.
Vedo Zeffiro con l’Aura
A scherzar sovra dell’onde;
L’usignuol quando si lagna
La compagna pur ritorna e gli risponde.
Vedo Zeffiro con l’Aura
A scherzar sovra dell’onde.
Sol io misera e lassa
Tortorella smarrita e senza cuore
N’andrò afflitta al ruscello
Non per smorzar l’ardore
Ma per intorbidar quell’acque chiare
Vò pianger tanto e tanto
Finché il rivo divenga un mar di pianto.
Oh Dio Lidio non m’ode
Ed io spargo i sospiri all’aure, ai venti
Che farai dunque o fortunata Irene
In preda a tante pene?
Piangerò per conforto dell’alma,
Morirò per saziar il destino,
Uno spettro sarò senza salma,
Un furia del Nume bambino.
Piangerò per conforto dell’alma,
Morirò per saziar il destino.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione BB.158.4
Scheda a cura di Giulia Giovani