Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Pubblicazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Trascrizione del testo poetico
1.
Spiega la Notte amica
Su di noi l'oscuro velo.
Fille mia, quegli altri in Cielo,
Par che ispirino piacer.
Tra queste ombre, e questi orrori
Io non so qual Nume sia,
Che c'invita, o Fille mia
Ad amare, ed a goder.
2.
Grate aurette io vago in giro
Van d'intorno al volto bello;
Curioso il venticello
Sta il bel seno ad osservar.
Prima bacia il vel, che cuopre,
Ma non cela il casto petto;
Poi sdegnato il zeffiretto
Va quel velo ad oltraggiar.
3.
Ma quel zefiro leggiero
Sai che dice, o Fille amata?
Perché sei tiranna, e ingrata
A chi l'alma, e il cor t'offrì?
Sai che dicon quelle stelle,
Che si specchiano nel mare?
Ama il Cielo, e l'onde chiare,
E tu sei crudel così?
4.
Degli argentei raggi suoi
Cintia mostra il volto adorno,
Come al suo Pastore un giorno
Amorosa di mostrò.
Par che dica in tale aspetto
No, non esser più crudele
Vedi, ch'ama ancor fedele
Quella Dea, che amor sprezzò.
5.
E la Dea dell'ombre amiche,
Sgombra, dice, il tuo timore;
Che l'incomodo rossore
Col mio velo io so coprir.
Ma già Fille è men tiranna!
Fate, o Dei, la rosea Aurora,
Che non sia del Gange fuora
Sì sollecita a venir.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 8° SIGMA 173.6
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri