Scheda n. 8112

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1660 e il 1690

Titolo

Perché d’aspre querele

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Savioni, Mario (1606/8-1685)
autore del testo per musica: Benigni, Domenico (1596-1653)

Redazione

[Roma], copia, seconda metà del 17° secolo

Descrizione fisica

C. 105r-110v

Note

Capolettera ornato. Titolo dall'incipit testuale. Nell’indice a carta 5v: Perché d’aspre querele [Musica] Del d.o [Mario Sauione] [Poesia] Del sig.re Dom.co Benigni. A carta 110v testo dell’ultima strofa.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Eisley 1964b: p. 290, n. 107
Amendola 2016: n. 55, pp. 83-84

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, C)
Perché d'aspre querele
2.1: (aria strofica, re maggiore, C)
Mio cor, sei pur da poco
2.2: (aria strofica, re maggiore, C)
Mio cor, tu resti a secco

Trascrizione del testo poetico

Perché d’aspre querele
Armi, o Filli, la lingua
E ti lamenti?
Freddo giel di timore
Forse ti punge il core
Che novella beltà m’accenda il petto?
Forse, forse paventi
Che nuove fiamme ardenti
Nel mio lacero seno habbian ricetto?
Quel desir che negletto
Lasciasti in abbandono,
Quel amor non gradito
Che sprezzasti crudele
Non si nieghi al desio,
Si conceda al cor mio
Ch’a men cruda beltà ne faccia dono
E sia vanto infinito
Di tua rara bellezza
Mirar ch’altrui si doni
Quel ch’il tuo core e ‘l tuo voler disprezza.
No, no, dentro al mio seno
Di tua cocente arsura
Non fia che venga meno
Quella parte più pura
Ch’a te sembra sì cara e sì gradita.
No, no, non verrà meno,
Mancherà con la vita.
Non è pago il tuo core
Della mia servitù
Che più brama i tuo amore e che vuoi più?

Mio cor, sei pur da poco
Se tu non muti usanza,
Sei pur da poco
Amar senza speranza
E morirsi di freddo e stare al foco
Chi serve così
S’inganna, sì, sì,
Se dice ch’amando contento si sta
Il suo amore tradisce e non lo sa.

Mio cor, tu resti a secco
Se non muti parere,
Tu resti a secco
Amar senza godere
E morir si di fame e stare a stecco
Chi ardito pregò
Non ami, no, no,
S’amando pregando non trova pietà
Il suo amore etc.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione V.289.9

Scheda a cura di Ivano Bettin
Ultima modifica: