Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Note
Capolettera ornato. Titolo dall'incipit testuale. Nell’indice a carta 5v: Perché d’aspre querele [Musica] Del d.o [Mario Sauione] [Poesia] Del sig.re Dom.co Benigni. A carta 110v testo dell’ultima strofa.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Perché d'aspre querele
Mio cor, sei pur da poco
Mio cor, tu resti a secco
Trascrizione del testo poetico
Perché d’aspre querele
Armi, o Filli, la lingua
E ti lamenti?
Freddo giel di timore
Forse ti punge il core
Che novella beltà m’accenda il petto?
Forse, forse paventi
Che nuove fiamme ardenti
Nel mio lacero seno habbian ricetto?
Quel desir che negletto
Lasciasti in abbandono,
Quel amor non gradito
Che sprezzasti crudele
Non si nieghi al desio,
Si conceda al cor mio
Ch’a men cruda beltà ne faccia dono
E sia vanto infinito
Di tua rara bellezza
Mirar ch’altrui si doni
Quel ch’il tuo core e ‘l tuo voler disprezza.
No, no, dentro al mio seno
Di tua cocente arsura
Non fia che venga meno
Quella parte più pura
Ch’a te sembra sì cara e sì gradita.
No, no, non verrà meno,
Mancherà con la vita.
Non è pago il tuo core
Della mia servitù
Che più brama i tuo amore e che vuoi più?
Mio cor, sei pur da poco
Se tu non muti usanza,
Sei pur da poco
Amar senza speranza
E morirsi di freddo e stare al foco
Chi serve così
S’inganna, sì, sì,
Se dice ch’amando contento si sta
Il suo amore tradisce e non lo sa.
Mio cor, tu resti a secco
Se non muti parere,
Tu resti a secco
Amar senza godere
E morir si di fame e stare a stecco
Chi ardito pregò
Non ami, no, no,
S’amando pregando non trova pietà
Il suo amore etc.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione V.289.9
Scheda a cura di Ivano Bettin