Scheda n. 8111

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1660 e il 1690

Titolo

Voi sarete crudele

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Savioni, Mario (1606/8-1685)
autore del testo per musica: Della Luna, Carlo

Pubblicazione

[Roma], copia, seconda metà del 17° secolo

Descrizione fisica

C. 85r-92v

Note

Capolettera ornato. Titolo dall'incipit testuale. Nell’indice a carta 6r: Voi sarete crudele [Musica] Del d.o [Mario Sauione] [Poesia] Del Sig.re Carlo della Luna.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Eisley 1964b: p. 322, n. 163

Descrizione analitica

1.1: (refrain, la minore, 3)
Voi sarete crudele, io sempre amante
2.1: (recitativo, C)
Lilla, come turbate
3.1: (refrain, la minore, 3)
Voi sarete crudele, io sempre amante.
4.1: (aria, la minore, C)
S’armi pur la crudeltà
5.1: (recitativo, C)
Tormentatemi, o cruda
6.1: (aria, la minore, 3)
Sembiante adirato

Trascrizione del testo poetico

Voi sarete crudele, io sempre amante.

Lilla, come turbate
D’insolito furore
I rai dal cui splendor pende mia vita?
È fierezza inaudita
Privar tanta beltà d’ogni pietade.
Ah che non dee celarsi
Sotto spoglie sì belle
L’horrido mostro d’implacabil ira.
Ah non devono armarsi
In un volto gentil voglie rubelle
Ond’il mio cor sospira?
Ma se poi contro me l’ira costante

Voi sarete crudele, io sempre amante.

S’armi pur la crudeltà
Di saette inevitabili
E di pene miserabili
Che sarà un duro scoglio,
Quando il mar freme
L’onde non teme
S’armi d’orgoglio
Bella nemica
Ch’io mi glorio soffrire ogni rigore
Chi non prova dolor non sente amore.

Tormentatemi, o cruda,
Il penar per beltà non è tormento,
Né cure o pene io sento
Benché l’amato cor sdegno racchiuda.

Sembiante adirato
Di ciel tempestoso
Che dianzi piovoso
Di nembi ripieno
Non hebbe sereno
Io viddi placato.

Così fate di me quanto sapete.
Non sarete crudel se bella sete.

E qual soccorso provasi
Dal cor fra tanto mali
Se rimedio non trovasi
Come le piaghe mie fosser mortali.

Voi, pupille incrudelite,
Contro me né mi mirate
Pur lo sguardo che girate
Non può far se non ferite.

Begl’occhi miratemi
Una sol volta poi
Se pietà chiedo a voi
D’ogni pietà privatemi,
Begl’occhi miratemi.

Ma sia pur contro me l’ira costante
Voi sarete crudele io sempre amante.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione V.289.7

Scheda a cura di Sébastien Guillot-Genton
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