Scheda n. 729

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1673

Titolo

Già di straniero lido / [Carlo Grossi]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Grossi, Carlo (1634-1688)

Pubblicazione

Venezia : appresso Francesco Magni Gardano, 1673

Descrizione fisica

P. 102-116

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’incipit testuale; nome dell’A. dal front. dell’intera edizione

Titolo uniforme

Già di straniero lido. Serenata, Op.6.S.5.8 Serenata in partenza

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Già di straniero lido
%C-1@c ''2D8F8A8F8D/'8A8A8-8A8A8A''4E/''8E
2.1: Passacaglia(aria, re minore, 3/2)
Io mi parto, o stelle, o sorte
3.1: (aria, re minore, 6/4)
Se da te parte il piè
4.1: (aria, do minore, c)
Morirò senza 'l cor mio
5.1: (c)
Ah no pur sarò vivo
6.1: (aria, fa maggiore, 3/2)
Chi nudre nel core
7.1: (c)
Vivrò da te lontano
8.1: (aria, re minore, c)
Ma già spunta il chiaro dì
9.1: Allegro(aria, 6/4)
Tu resta mia cara
10.1: (aria, re minore, c)
S, Resta ch'io parto
11.1: Vivace(arioso, re minore, 3/2)
S, Per mio conforto

Trascrizione del testo poetico

Già di straniero lido
Mi chiama il fato a ricalcar l’arene
Ma pria costante e fido
Sfogo col pianto mio l’amare pene
Mentre qui giro intorno
Pria che notte crudel m’apporti il giorno.

Io mi parto o stelle o sorte
Da te lungi hoggi men vo’
Infelice io corro a morte
Senza te viver non so

Se da te parte il piè
Mia salma senz’alma
Ahi come vivrà?
Sì sì morirà.

Morirò senza’l cor mio
Che rimane entro il tuo seno
Così vuol destino rio
Che partendo io venga meno.

Ah no pur sarò vivo
Che sarà del mio petto
Anima sol l’affetto.

Chi nudre nel core
Il foco d’amore
Morire non può.
La fervida fiamma
Che l’anima infiamma
Non muore no no
Ch’è sempre in ogni loco
D’un amante fedel l’anima el foco.

Vivrò da te lontano
Ma sarà la mia vita
Per sì dura partita
Un patir inhumano
Ah troppo amica sorte
Al mio grave penar saria la morte.

Ma già spunta il chiaro dì
Troppo oh dio fosco per me
Dunque parto o bella sì
Più tardar non posso il piè.

Tu resta mia cara
Tu serba il mio cor
Speranza mia rara
Gradito tesor.

Resta ch’io parto e porto
Nel sen l’imago tua per mio conforto.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione AA.93.8

Scheda a cura di Raffaele Deluca
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