Scheda n. 6741

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1660 e il 1690

Titolo

Mio cor deh ritorna in libertà

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Raccolta di Ariette (n. 6476/29)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

Cc.70v-72v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Rossi 1984: N.10.29

Descrizione analitica

1.1: (aria, re minore, c)
S, Mio cor deh ritorna in libertà
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2.1: (re minore, 12/8)
S, Le lusinghe le frodi e i lacci

Trascrizione del testo poetico

Mio cor deh ritorna in libertà
Che tante pene e tanti guai
Non è dover che soffra mai
Chi sempr’amò con fedeltà.
Disciogli i lacci e le catene
Non [in]seguir chi ti legò.

Che pro se Filli ti tradì
Se t’ingannò
La crudel,
L’infedel
Disprezza, abborri, scaccia pur
E non curar no no
Risolvi omai su su,
Che i martìri, le pene, i pianti, i duoli
Cesseran di tormentarti più.

Le lusinghe, le frodi, e i lacci
Che t’accesero tanto già
E ti danno sì gravi impacci,
Non havran più forza no
Se tu ritorni in libertà.

E vedrai in un momento
Tante pene (si suona) e tanto duol
Dileguarsi qual neve al sol.
Chi non fugge beltà mendace
Chi non prezza beltà fugace
Le doglie a gara
Nel cor prepara
Chi cerca lacci
Goder non vuol.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Vqs - Venezia - Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia onlus
collocazione Ms.1438 (Cl.VIII Cod. XIII).29

Scheda a cura di Licia Sirch
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