Scheda n. 6314

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1711-1740

Titolo

Del Sig.r Benedetto Marcelli

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Marcello, Benedetto Giacomo (1686-1739)

Fa parte di

Arie diverse (n. 6307/7)

Redazione

[Napoli : copia, 1711-1740]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 15-17r) ; 220x285 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, fa maggiore, c)
Non v'è rosa senza spine
2.1: (recitativo, c)
Spunta al primo spuntar dell'alba in cielo
3.1: (aria, do minore, 3/8)
Tanto punge con le spine
4.1: (recitativo, c)
Allor quasi si pente
5.1: (aria, fa maggiore, 6/8)
Se con le spine

Trascrizione del testo poetico

Non v’è rosa senza spine,
Senz’affanni amor non è,
La beltà quant’è più vaga
Aprir sa più d’una piaga
Ma donar non sa mercé.

Spunta al primo spuntar dell’alba in cielo
La rosa in su lo stelo
E dal vermiglio onde il suo sen colora
Ogni ninfa e pastor se n’innamora.
Dall’amor indi nasce
Desio di possederla e ornarsi il crine,
Si stende alle rapine
La destra ardita e appena
Tocca le prime foglie
Che nascose vi trova e pene e doglie.

Tanto punge con le spine
Quanto alletta col color
E alle grazie tien vicine
Tutte l’armi del rigor.

Allor quasi si pente
L’incauta man del furto
E del folle desio si lagna e sdegna
Ma la ferita sua pure non sana.
Tal negl’occhi d’Irene Amor s’ascose
Pien di grazie vezzose ond’io cercai
Goder di lei, ne paventai le piaghe
Or dolorosi e crudi
Provo i suoi colpi e ben che piange il danno
Non minora però l’acerbo affanno.

Se con le spine
Punge la rosa
Beltà vezzosa
Pur sa piagar.
Né giova il pianto
Per la ferita
Che già di vita
Può un cor privar.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Arie 146 (=34.4.14).7

Scheda a cura di Giulia Giovani
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