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Legami a persone
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Redazione
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Descrizione analitica
Il maggior de miei mali
Già d'aspra saetta
Sin che ebbi speranza
Fiamma esposta a vento irato
Trascrizione del testo poetico
Il maggior de miei mali
Tu ne sei lontananza
Già quest’anima mia
Del tuo fiero rigor senta oltraggio
Senza tutto l’affanno
Perché vuole così destin tiranno,
Ma quel che fa più dura
L’acerba pena mia
È il veleno mortal di gelosia.
Già d’aspra saetta
Si mostra il sospetto
Armato ver me.
Ferirmi egli tenta
E l’alma paventa
Che forse trafitta
Non resti la fè.
Sin che ebbi speranza
Della costanza tua dolce mia vita
Mancò il timor a tormentar quest’alma,
Ma poiché scorso io miro
Un lustro intier ch’errando
Porto, oh cara, da te lontano il piede
Chi m’assicura oh Dio della tua fede?
So ben che mi giurasti e mi sovviene
De’ giuramenti tuoi costanza eterna
E che mai lontananza
Potria dentro al tuo sen col suo rigore
Intepidir non che smorzar l’ardore.
Fiamma esposta a vento irato
Ch’inquieta ogn’or si gira
E ’l mio cor nel dubbio stato
Ch’ora gode ed or sospira.
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collocazione Arie 146 (=34.4.14).1
Scheda a cura di Giulia Giovani