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Redazione
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Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Ferma il piè, garzone ascolta
S, Amo, oh mio bene
S, Io son l'Aurora et un pastore adoro
S, Mira ch'al pianto mio
S, Mentre piange una dea ride un pastore
S, Ma ridi pure infido
S, Rida l'Aurora pur pianga un pastore
S, Per te sol, crudel, per te
S, Io son l'Aurora et un pastore adoro
Trascrizione del testo poetico
Là dove a Teti in seno
La foriera del dì dorme e riposa
E da culla odorosa
Dove infiorar si suole
Spenta il mattino a far la scorta al sole
Sorta la bella dea
Pallida nel sembiante
Vergognosetta amante
Del suo natale anticipando l’ora
Così parlò l’innamorata Aurora
E con labbra di rose
Queste drizzò al suo ben note pietose:
Ferma il piè, garzone ascolta
Non seguir l’erranti belve
Fra le selve, deh rivolta
Verso il ciel le luci belle
Arder di tua beltà vedrai le stelle
Amo, oh mio bene
E con perversa sorte
Per te nel nascer mio provo la morte
Porgi pietoso al mio dolor ristoro
Io son l’Aurora et un pastore adoro.
Mira ch’al pianto mio
Piangon l’aure le frondi, il prato, il rio
Stillo in molli rugiade il mio dolore
Mentre piange una dea ride un pastore.
Ma ridi pure infido
Dal sempiterno lido
Verserò a mille a mille
Sopra del volto tue l’umide stille
Godrò vedere, intanto,
Anche le luci tue molli di pianto
Tutto in te seconda
Il rugiadoso umore
Rida l’Aurora pur pianga un pastore.
Per te sol, crudel, per te
Fatta son notturna amante
Verginella intorno errante
All’albergo io volsi il pié
Per te sol, crudel, per te.
Ahi, che sorto il dio di Delo
L’amor mio vede e rampogna
Arrossisco di vergogna
Fatta son scherzo del cielo
Già di tema e d’amor ahimè mi moro
Io son l’Aurora et un pastore adoro
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.4.20-A.23
Scheda a cura di Chiara Pelliccia