Scheda n. 4547

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1700

Titolo

Cantata a voce sola / del Sig. Alessandro Scarlatti /1700

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Fa parte di

[Cantate da camera] (n. 4630/5)

Redazione

Napoli : copia, maggio 1700

Descrizione fisica

C. 29-34 (olim p. 153-163)

Filigrana

Non rilevata

Note

Doppia cartulazione, una coeva e una recente a matita.

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Hanley 1963: n. 275, p. 236

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Filli che del mio core sei la parte più cara
2.1: (aria, si♭ maggiore, c)
Leggi ò cara questo pianto
3.1: (recitativo, c)
Queste cifre del cor che l'occhio legge
4.1: (aria, do minore, c)
Tutto esangue per te langue
5.1: (recitativo, c)
Se nel ferino cor muove pietade
6.1: (aria, re minore, c)
Quest'alma mia ch'è già spirante

Trascrizione del testo poetico

Filli che del mio core
Sei la parte più cara
Hor pria di morire
Questo foglio t’invio
E del mio gran dolor parte ti scrivo.

Leggi o cara questo pianto
Stille sono del dolor.
Sempre avara fin che infranto
Tu vedrai l’afflitto cor.

Queste cifre del cor che l’occhio legge
Non è inchiostro ma solo
Delle viscere mie il puro sangue
E sappi se svenato
Per te mia vita moro
il tuo nome chiamando m’è ristoro.

Tutto esangue per te langue
questo cor ch’è tutto fé.
Già svenato questo fiato
Pur languendo chiama te.

Se nel ferino cor muove pietade
A tanto amor concedi
Queste rime dolenti
Non sian dal tuo furor dal foco spenti.

Quest’alma mia
Ch’è già spirante
Ancora amante
Pur chiama te.
Per stella ria
Fu bel diamante
E fu costante
Scoglio di fé.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 29.5

Scheda a cura di Irene Pasqua
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