Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Doppia cartulazione, una coeva e una recente a matita.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Voce, Sì begl'occhi ho dà lasciarvi
Voce, L'alma mia che fù avezza pel sentier
Voce, Se dovea costarmi tanto
Voce, Orà nò mai più non dite ò miei pensieri
Voce, Si mio cor morir dovrai
Trascrizione del testo poetico
Sì begl’occhi ho dà lasciarvi
Per mai più non rimirarvi
Ahi dolor ch’ogn’altro avanza.
Il mio cor potria soffrire
Di morire
Ma non soffre di noi la lontananza.
L’alma mia che fu avezza
Pel sentier di bei lumi
A rinovar la pace entro il suo seno
Quando a cercarla mi verrà sugl’occhi
Fia che cieca trabocchi
Senza i bei rai di tua gentil bellezza
senza quel dolce ardor per cui vivea
Fia che miseramente si consumi
No vi havessi io veduti o cari lumi.
Se dovea costarmi tanto
il piacer d’haver veduto
perché oh Dio non nacqui io cieco.
Mi farà ben cieco il pianto
Ma il dolor del ben perduto
Sempre sempre starà meco.
Ma no mai più nol dite o miei pensieri
Vi par poco il contento
D’havermi dato quelle luci belle
Che vedute un momento
Potriano far là nello stuol dannato
Dolce la pena et il martir beato.
Sì mio cor morir dovrai
Ma il morir sarà tua sorte
Ch’al ferir di quei bei rai
Si fa bella anche la morte.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 29.6
Scheda a cura di Irene Pasqua