Scheda n. 45

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

L’Arianna Cantata / [Alessandro Scarlatti]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 36v-43r

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’intitolazione a c. 36v; nome dell’A. dal front. dell’intero ms.

Titolo uniforme

Dove alfin mi traeste. Cantata, L'Arianna

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Dove alfin mi traeste
%C-1@c ''8DC'B''6CD'4GG/''8G6bEE8DbE4C8bEE/
2.1: Lento(aria, si minore, c)
Sono pur ridotta a piangere
3.1: (recitativo, c)
Idra troppo infedel
4.1: Spiritoso(aria, sol minore, c)
Uccidetelo divoratelo
5.1: (recitativo, c)
Maledetto quel filo
6.1: And.te Moderato(aria, do minore, 3/8)
Torna ad amar mio ben

Trascrizione del testo poetico

Dove alfin mi traeste
Impeti del destin stelle inumane
Dove vanno a cadere
L’altre gloria di Creta
E dove alfine le lusinghe d’un empio
Ah Teseo senza fede
Crudele mentitor barbaro ingrato
Dunque su queste spiaggie
Abbandonata e sola
Perirà questa salma
Ma rammentati infido
Ch’al paterno mio suol tu m’involasti
E Arianna delusa alfin lasciasti.

Sono pur ridotta a piangere
Per te mostro crudel.
Oh Dio né posso frangere
Col pianto il tuo rigore
Nemmen del mio dolore
Non ha pietade il ciel.

Idra troppo infedel germana iniqua
De’ miei più cari amplessi
Usurpatrice indegna
Mie son quelle bellezze
Che ad onta del mio cor empia tu godi
Ma ti sovvenga ancora
Che quel seno che stringi
Non è d’uom terren petto è di fera
E allor che pensi posseder le gioie
D’amorose ritorte
Saprotti in seno vomitar la morte.

Uccidetelo
Divoratelo
Furie barbare
D’empietà
Non ha da vivere
Quel cor sì perfido
Se pria non vomita
L’infedeltà.

Maledetto quel filo che t’apprestai
Crudel t’avesse almeno
Dove io già ti sottrassi il mostro ucciso
Ma no ch’io non potrei
Più mirar quel sembiante
Che ad onta del destino
Pur d’abbracciar io spero
Riedi Teseo mio ben pensa l’errore
Che i deliri del cor condona amore.

Torna torna ad amar
Mio ben tornami pur
In sen placata io sono
Sì sì riedi a me su
E non tradirmi più
Ch’io ti perdono.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione G.78.8

Scheda a cura di Raffaele Deluca e Gabriele Gamba
Ultima modifica: