Scheda n. 4359

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1707

Titolo

[Giunto del mio morire]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)
compilatore della raccolta: Maioli d’Avitabile, Biagio

Redazione

Napoli : copia, 1707

Filigrana

Non rilevata

Note

Annotazioni rasate (forse nome del compositore) in alto della pagina.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Wright 1975: no. 95

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, do minore, c)
Giunto del mio morire
2.1: Un poco largo(aria, mi♭ maggiore, 12/8)
Nel morirti, ò cara, in seno
3.1: (recitativo, c)
Un gelido veleno
4.1: Largo(aria, do minore, 3/4)
Quando poi non mi vedrai

Trascrizione del testo poetico

Giunto del mio morire
All’ore più penose, all’ore estreme
Di questo cor, che geme,
Ricevi, amato ben, l’ultimo addio.
Già con tormento rio
Semivivo sui labri e giunto il core
Hor per segno d’amore,
Quando sperar degg’io
Baciando il vago sen, che mi dà morte,
Non mi si nieghi, oh Dio,
La sospirata sorte,
Che su i labri vivaci
Sepelisca il mio cor l’urna dei baci.

Nel morirti, ò cara, in seno
Sarà dolce uscir di vita.
E godrò morendo almeno,
Se vivendo in pene amare
Non mi giova il sospirare
Nel baciar la mia ferita.

Un gelido veleno
Già pallido mi rende e già m’uccide,
Ma con tempre più fide,
Cara, morendo ancora io pur t’adoro.
Tormentoso martoro
A l’agonia di morte hor già mi chiama,
Dunque vieni, a chi t’ama,
Idolo del mio core, anima mia.
Deh, vieni, a chi desia
Spirar fra le tue braccia, ò mio tesoro,
E se per te mi moro,
Da te mi sian concessi
L’ultimi baci tuoi, l’ultimi amplessi.

Quando poi non mi vedrai,
Calde lagrime d’amore
Spargerai su l’urna mia.
Lacerandoti le chiome
Dirai sempre il mio bel nome,
Ma trovar più non potrai
Del mio cor più fido core,
Se morì per gelosia.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Gl - Genova - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "N. Paganini"
collocazione A.7b.42 (A.1.20).4

Scheda a cura di Berthold Over
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