Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Perfida mensogniera
Dimmi almen, crudel
Ma qual tenero affetto
Barbara, se mi sprezzi
Trascrizione del testo poetico
Perfida mensogniera,
Quest’è l’amor e la fè
Che mi giuraste! ingrata, disleale,
E’ questa la mercede
Dovuta a miei sospiri, alle mie pene?
Oh Dio, oh Dio, già sento,
Ch’arde di sdegno il cor nel petto mio.
Perfida mensogniera
Quest’è la fè, di cui ten vai sì altiera!
Dimmi almen, crudel,
Dimmi almen, così
Vuò schernirt’ognor
Non chiedo pace, non vogl’amor.
Che poi pentita un dì
Più d’essermi infedel
Con pianti e voglie amare
Chiedendomi pietà, non la sperare.
Ma qual tenero affetto
Mi lega l’alma et incatena il petto?
Ah, ch’indarno tento fuggire,
Se nel mio core
Le saette avventò il Dio d’amore.
Dunque sì vil son io,
Che schernito sarò, spreggiato a torto,
Ecco dal petto svello i strali d’oro,
Già sono in libertà, eccomi sciolto.
E se nel petto mio
Qualche segno d’amor mi resta espresso,
Lontan’io salterò ciò, che v’è impresso.
Barbara, se mi sprezzi,
Perfida, se mi fuggi,
No, che non t’amerò.
Stabile con tuoi vezzi,
Lungi, se tu mi struggi,
Non mi lusinghi, no.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione B.2.23 (M.7.17).20
Scheda a cura di Berthold Over