Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Tit. dall’intitolazione a c. 1r; ultima p. vuota
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Sono pur ridotta a piangere
Idra troppo infedel
Uccidetelo divoratelo
Maledetto quel filo
Torna ad amar mio ben
Trascrizione del testo poetico
Dove alfin mi traeste
Impeti del destin stelle inumane
Dove vanno a cadere
L’altre gloria di Creta
E dove alfine le lusinghe d’un empio
Ah Teseo senza fede
Crudele mentitor barbaro ingrato
Dunque su queste spiaggie
Abbandonata e sola
Perirà questa salma
Ma rammentati infido
Ch’al paterno mio suol tu m’involasti
E Arianna delusa alfin lasciasti.
Sono pur ridotta a piangere
Per te mostro crudel.
Oh Dio né posso frangere
Col pianto il tuo rigore
Nemmen del mio dolore
Non ha pietade il ciel.
Idra troppo infedel germana iniqua
De’ miei più cari amplessi
Usurpatrice indegna
Mie son quelle bellezze
Che ad onta del mio cor empia tu godi
Ma ti sovvenga ancora
Che quel seno che stringi
Non è d’uom terren petto è di fera
E allor che pensi posseder le gioie
D’amorose ritorte
Saprotti in seno vomitar la morte.
Uccidetelo
Divoratelo
Furie barbare
D’empietà.
Non ha da vivere
Quel cor sì perfido
Se pria non vomita
L’infedeltà.
Maledetto quel filo che t’apprestai
Crudel t’avesse almeno
Dove io già ti sottrassi il mostro ucciso
Ma no ch’io non potrei
Più mirar quel sembiante
Che ad onta del destino
Pur d’abbracciar io spero
Riedi Teseo mio ben pensa l’errore
Che i deliri del cor condona amore.
Torna torna ad amar
Mio ben tornami pur
In sen placata io sono
Sì sì riedi a me su
E non tradirmi più
Ch’io ti perdono.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Noseda
collocazione L.22.26
Scheda a cura di Raffaele Deluca e Gabriele Gamba