Scheda n. 2666

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1711

Titolo

L’amor geloso / Cantata à Voce Sola con Violini / Del Sig.r Antonio Caldara

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)
possessore: Ruspoli, Francesco Maria (1672-1731)

Redazione

Roma : copia, 1711

Descrizione fisica

C. 147-164

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: All.o assai(sinfonia, do minore, c)
1.2: Adagio(sinfonia, c)
1.3: Minuet(sinfonia, 3/8)
2.1: (recitativo, c)
Daliso, Irene idolo mio, se geloso timor mi turba
3.1: And.e ma non all.o(aria, sol minore, c)
Daliso, Quandi parli a Tirsi o Irene
4.1: (recitativo, c)
Daliso, Non ti sdegnar mia bella
5.1: Allegretta(aria, fa maggiore, c)
Daliso, Sospirando vive ogn'ora

Trascrizione del testo poetico

Irene idolo mio
Se geloso timor mi turba il core
È un effetto d’amore,
Temo, che a me sia tolto
Il bel pregio d’amarti unico e solo
Sospiro i giorni e l’ore
Che vicina ti penso, a chi ben sai,
E allor che a te lontano è il tuo Daliso
Dal duol tutto di pianto ha sparso il viso.

Quando parli a Tirsi, o Irene
Dì che amor per lui non è.
Dille pur che fra catene
Il mio cor vive per te.

Non ti sdegnar mia bella,
Che gelosa per te viva quest’alma
Non è offesa in amore
La gelosia che prova un alma amante
Verso quel ben che adora e dirti ancora
Potrebbe o Irene il core,
Chi geloso non è non sente amore.

Sospirando vive ogni ora
Se geloso è un core amante
Ma il bell’idolo ch’adora
Non offende anzi avvalora
La beltà del suo sembiante.

Dunque se a un vero amante
Sempre fida compagna è gelosia
Amarti non sapro fida e costante,
Che geloso il mio cor di te non sia
Ma ben si ti prometto o cara Irene
Celar di gelosia l’aspre mie pene.

Vuò adorati ancor fra pene
Di una dura lontananza
E di fiera gelosia
E più fido e più costante
T’amerà il questo mio cor.

Sol mi basta o bella Irene
ti palesi la costanza
con cui t’ama l’alma mia
e che mai può farmi amante
d’altro volto lo splendor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
fondo Santini
collocazione Sant.Hs.748.9

Scheda a cura di Magdalena Boschung
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