Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Oh di quante tra l'onde il mar ne accoglie
Scogli voi, che v'indurate
Trascrizione del testo poetico
Oh di quante tra l’onde il mar ne accoglie
Isola sfortunata,
Dal destin condannata
A sostener quest’agitate spoglie.
Terra dal cielo eletta,
De mortali vendetta
Al balenar di questi infausti lumi,
Come infetta vedrassi
Correr torbida al mar l’onda de fiumi,
Stillar veleno i duri tronchi e i sassi
E dove forma il piè l’orma (?) rocenti (?)
Germogliar spine e pullurar serpenti.
Così stabil giurommi Ali la fede:
Che pria su l’alta mole
Vedrei cangiati in ombre i raggi al sole,
Del Caucalo (!) crollar il giogo immoto
E rivolgere il rio l’acqua corrente
Con moto avverso alla natia sorgente.
Hor ch’Ali m’abbandona,
Oscura i raggi, ò sol, cadete, ò monti
E voi, fiumi, tornate ai vostri fonti.
Antro tu, che profondi
L’horrido sen per ricettar le fiere,
Tra l’ombre tue più nere
Questa fera d’amor chiudi e nascondi,
Ch’alle tenebre tue sol è bastante
D’accrescer novi horrori il mio sembiante.
Scogli voi, che v’indurate
All’urtar d’onde frementi,
Imparate d’ammollirvi a miei tormenti.
Novo al mondo è il mio martire
Perder la vita e non poter morire.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Add.39907.13
Scheda a cura di Berthold Over