Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Tit. dall’intitolazione a c. 33r; altra intonazione dello stesso testo poetico in I-Rama A.Ms.3710 attribuita a G. Bononcini (v. scheda 794).
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Quanto piace agli occhi miei
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S, Sai perché tanto t’amo?
S, Il pallor che porta Irene
Trascrizione del testo poetico
Quanto piace agli occhi miei
Languidetta violetta
Il tuo bel natio pallor.
Scolorita qual tu sei
Sì m’alletti e mi diletti
Ch’io non penso ad altro fior.
Sai perché tanto t’amo?
Perché quel tuo gentil dolce colore
È l’insegna d’amore, e quand’io veggio
La pallidezza tua tenera e mesta
Vado fra me dicendo:
S’io che pallido son tant’amo Irene
Di qualche fior forse anche amante è questa.
Poi dico: e se la pallide [i.e.] viola
Ama il croco, o il giacinto, o l’amaranto,
Irene che nel volto ha l’aria istessa,
Forse, chi sa, langue d’amore anch’essa.
Ma di che mi lusinghi, o violetta,
Pallido sono el mio pallor ben dice
L’innamorata mia misera brama,
Ma pallida ti veggio e amor non senti
Pallida è la mia bella e me non ama.
Il pallor che porta Irene
No non è color d’amore
Se quel core amar non sa;
Se non pena alle mie pene
Né si duol del mio penar
È pallor di crudeltà.
Risorse online
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 34.5.9.9
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri