Scheda n. 794

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1750

Titolo

Cantata Del Sig. Gio. Bononcini. N° 29

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bononcini, Giovanni (1670-1747)

Redazione

[S.l. : copia, 1700-1750]

Descrizione fisica

C. 84v-86 ; 210x280 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Nell’indice la cantata è intitolata: Quanto piaci.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bini 1995: p. 416

Descrizione analitica

1.1: Largo(aria, si♭ maggiore, c)
S, Quanto piace agli occhi miei
2.1: (recitativo, c)
S, Sai perché tanto t'amo?
3.1: Anti Ma Largo(aria, sol minore, 3/8)
S, Il pallor che porta Irene

Trascrizione del testo poetico

Quanto piace agli occhi miei
languidetta violetta
il tuo bel natio pallor
Scolorita qual tu sei
Sì m’alletti e mi diletti
Ch’io non penso ad altro fior.

Sai perché tanto t’amo?
Perché quel tuo gentil dolce colore
È l’insegna d’amore, e quand’io veggio
La pallidezza tua fragile e mesta
Vado fra me dicendo:
S’io che pallido son tant’amo Irene
Di qualche fior forse anch’amante è questa.
Poi dico: e se la pallida viola
ama il croco, il giacinto o l’amaranto
Irene che nel volto ha l’aria istessa
Forse, chi sa, langue d’amore anch’essa.
Ma di che mi lusinghi o violetta
Pallido sono e il mio pallor ben dice
L’innamorata mia misera brama
Ma pallida ti veggio e amor non senti
Pallida è la mia bella e me non ama.

Il pallor che porta Irene
No non è color d’amore
Se quel core amar non sa
Se non pena alle mie pene
Né si duole al mio penar
È pallor di crudeltà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.Ms.3710.24

Scheda a cura di Silvia Castellan
Ultima modifica: