Scheda n. 2505

Atra notte il velo ombroso
Distendea sopra i mortali
per sospender tanti mali
Con la tregua del riposo
Quando cinto di martiri
Un Pastore innamorato
Moncibel mal’animato
Fiamm’avventa per sospiri.

E se pure i lumi appanna
Tosto l’apre per timore
Che del foco del Pastore
Mal sicura è la Capanna.

Volto al Ciel così dicea
E del empio suo destino
Picciol Rio ch’era vicino
Mormorava e ne fremea.

Aria
O speranze ad una ad una
Già vi lascio in man d’Amore
Di mia stella sol il tenore
Chi è fedel non ha fortuna.

Ha ragion se così adira
Un che nasce senza sorte
E con ali cossì corte
Di volar al Cielo aspira.

Aria
Fu il pensier d’alto desire
Come il cor di foco armato
Ma non giova a un sventurato
Né l’ardore né l’ardire.

Troppo aver quel che si dice
Ch’oggi poco il ver si crede
Non ha fe’l’istessa fede
Quando è fe’ d’un infelice.

Sì parlando pianse tanto
Ch’il rio crebbe d’onde amare
Né si sa s’il suo parlare
Pianga più che parli il pianto.