Scheda n. 175

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1659

Titolo

Per il Giorno di Natale / [Maurizio Cazzati]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Cazzati, Maurizio (1616-1678)

Pubblicazione

Bologna : herede del Benacci, 1659

Descrizione fisica

P. 13-28

Filigrana

Non rilevata

Note

Il tit. si ricava dall’incipit testuale della cantata a p. 13; il nome dell’A. si ricava dal front. dell’intera edizione; alcune sezioni della cantata sono contraddistinte dalle denominazioni Aria e Recitativo

Titolo uniforme

Che fò, che tardo, al mio Signor nascente. Cantata morale, Per il Giorno di Natale

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Che fò, che tardo, al mio Signor nascente
2.1: (arioso, re maggiore, 3/4)
S, No, no, si canti
3.1: (aria, re maggiore, c)
S, Ombra lieta, ombra felice
3.2: (aria, re maggiore, c)
S, Del tuo grembo fortunato
4.1: (recitativo, c)
S, O notte colma più che d'atri horrori
5.1: (arioso, re maggiore, c)
S, La fortezza incatenata
6.1: (aria, re maggiore, 3/4)
S, L'amante immortale

Trascrizione del testo poetico

Che fò, che tardo, al mio Signor nascente
Nel sen d’ombra amorosa
Dan tributo di lodi il cielo e il mondo
E pigra e neghitosa
In silentio profondo
Sol io la passerò. No no si canti
S’egli sparge vagiti e versa pianti
Col suo vagir col sospirar poss’io
Darle voci, ei sospiri al canto mio.

Ombra lieta ombra felice
Figlia tacita e innocente
Del gran Espero ch’uscì.
Anzi vaga genitrice
Del Lucifero ridente
Ch’in te scopre il nostro dì.
Del tuo grembo fortunato
Fra le tenebre tranquille
Vaga perla ascosa stà;
Anzi il sen mostri ingemmato
Di ruggiade a le cui stille
Il mortal s’avviverà.

O Notte colma più che d’atri horrori
D’immortal tali stupori,
In te sola si mira
La fortezza incatenata,
L’allegrezza lagrimosa,
La potenza superata,
La ricchezza bisognosa.

L’amante immortale
Si veste d’Amore
Per far col suo strale
La piaga maggiore.
L’Eterno Cupido
Che gela temante
L’ardor troppo fido
D’Amor lo fà Amante.
Mortali che fate
Correte su su
Deh più non tardate
E’ nato Giesù.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rli - Roma - Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana
collocazione Musica C3.2

Scheda a cura di Giulia Giovani
Ultima modifica: