Scheda n. 1670

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1630-1660

Titolo

Indarno sperò invano tentò

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1630-1660]

Descrizione fisica

C. 140-151v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, si♭ maggiore, 3)
S, Indarno sperò invano tentò
%C-1@3 4--'F4.B8A4G/2A4''C4.bE8D4C/2D4FFFF
2.1: (aria, sol minore, 3/2)
Nel solcar l'onde del mare
3.1: (aria, si minore, 3/2)
Ove il prato più verdeggia
4.1: (aria, sol minore, 3/2)
Pur sperava il suo conforto
5.1: (aria, sol minore, c)
Li fantasmi di quel bello
6.1: (aria, sol minore, c)
Non volendo più mirare
7.1: (aria, c)
Così il misero a se stesso
8.1: (aria, sol minore, 3/2)
Onde inutlie provato
9.1: (aria, sol minore, 6/8)
Su dunque l'assedio
10.1: (aria, fa maggiore, 6/8)
Si chiami a raccolta
11.1: (aria, si♭ maggiore, 6/8)
Su spieghi l'insegna
12.1: (recitativo-arioso, c-3)
Così data intiera

Trascrizione del testo poetico

Indarno sperò
Invano tentò
Con piede fugace
Estinguer la face
Un core di foco.

Nel solcar l’onde del mare
Il suo incendio non scemò
E solievo sol provò
Delle sue lacrime amare.

Ove il prato più verdeggia
Nel più bel de colli e monti
Tra i christalli delle fonti
Non trovò gradita seggia.

Pur sperava il suo conforto
Nella vita solitaria
Ma con sorte più che varia
Vi si vidde quasi absorto.

Li fantasmi di quel bello
Abborrito è per diletto
Contrastavano in un punto
Chi chiudeva un Mongibello.

Non volendo più mirare
Lo splendor di luci odiate
E fuggendo la beltade
Da per tutto la trovava.

Così il misero a se stesso
Fatto odioso in ogni loco
Risentiva egual il gioco
Da lontan come da presso.

Onde inutile provato
Il rimedio dell’absenza
Dato in preda all’impacienza
Si proruppe disperato.

Su dunque l’assedio
Si torni al mio core
S’a piaga d’amore
E’ raro il rimedio
Già vinta si rende
La piazza [...]
E indarno la palma
Distanza pretende
Già vinta si rende.

Si chiami a raccolta
Tamburo dolente
D’un core perdente
La turba disciolta.

Su spieghi l’insegna
L’arciero felice
Col motto che dice
chi più di me regna.

Così data intiera pace
Alle pene del suo core
E sbandito ogni dolore
Confesso esclamò
Ch’indarno sperò
Ch’in vano tentò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MAC - Macerata - Biblioteca Comunale
collocazione MSS.MUS.113.43.16

Scheda a cura di Chiara Tiboni
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