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Redazione
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Watermark
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Analytical description
Nel solcar l'onde del mare
Ove il prato più verdeggia
Pur sperava il suo conforto
Li fantasmi di quel bello
Non volendo più mirare
Così il misero a se stesso
Onde inutlie provato
Su dunque l'assedio
Si chiami a raccolta
Su spieghi l'insegna
Così data intiera
Poetical text transcription
Indarno sperò
Invano tentò
Con piede fugace
Estinguer la face
Un core di foco.
Nel solcar l’onde del mare
Il suo incendio non scemò
E solievo sol provò
Delle sue lacrime amare.
Ove il prato più verdeggia
Nel più bel de colli e monti
Tra i christalli delle fonti
Non trovò gradita seggia.
Pur sperava il suo conforto
Nella vita solitaria
Ma con sorte più che varia
Vi si vidde quasi absorto.
Li fantasmi di quel bello
Abborrito è per diletto
Contrastavano in un punto
Chi chiudeva un Mongibello.
Non volendo più mirare
Lo splendor di luci odiate
E fuggendo la beltade
Da per tutto la trovava.
Così il misero a se stesso
Fatto odioso in ogni loco
Risentiva egual il gioco
Da lontan come da presso.
Onde inutile provato
Il rimedio dell’absenza
Dato in preda all’impacienza
Si proruppe disperato.
Su dunque l’assedio
Si torni al mio core
S’a piaga d’amore
E’ raro il rimedio
Già vinta si rende
La piazza [...]
E indarno la palma
Distanza pretende
Già vinta si rende.
Si chiami a raccolta
Tamburo dolente
D’un core perdente
La turba disciolta.
Su spieghi l’insegna
L’arciero felice
Col motto che dice
chi più di me regna.
Così data intiera pace
Alle pene del suo core
E sbandito ogni dolore
Confesso esclamò
Ch’indarno sperò
Ch’in vano tentò.
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Language
Shelfmark
shelfmark MSS.MUS.113.43.16
Record by Chiara Tiboni