Scheda n. 13087

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo manoscritto

Data

Data incerta, 1688-1692

Titolo

Amante corrisposto Mus. di Severo de Luca

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

autore del testo per musica: Paglia Francesco Maria

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 42-32

Filigrana

Non rilevata

Note

Testo messo in musica da Severo de Luca

Titolo uniforme

Perdona amor perdona. Forma non specificata, Amante corrisposto

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

Perdona amor perdona
Ai deliri del labro
Se talora agitato
Dagli affanni del core
Ti chiamo della mente eterno amore.

Fosti crudo infin che accesa
L’alma mia da rai di un ciglio
Sospirò la libertà
Hor sei caro se l’offesa
Vista in fronte al mio periglio
Ha svegliato in te pietà.
2.a
Fosti fiero allor che al core
Meditasti ampie ruine
Al dispetto della fé:
Hor sei dolce se il timore
Di morir prigion d’un crine
Pure alfin trovò mercè.

Piansi lunga stagione
E inimico a me stesso
Alle pene indefesso
Diedi in vero di freno eterno sprone
Senza speranza alcuna
D’intenerire un giorno
Colei che dominò la mia fortuna;
Anzi credei talora
Che beffasse la cruda i miei martiri;
ma m’ingannai se intanto
al mio duol sospirò, pianse al mio pianto.

Già fui Tantalo
E il core assetato
Visse un dì nell’inferno d’amor
Ma le poma dal seno adorato
Ora sono delizia del cor.

Poiché del nume arciero
La placida saetta
L’alma trafigge è ver ma poi diletta.

2 a
Già fui Sisifo
E stanco nel passo
Mi parea troppo lungo il soffrir
Ma poi giunsi quell’alma di sasso,
Ed alfine la vidi ammollir.

Mi piace la tua legge o Re di Gnido,
Benché talor si acquisti
Nome di tirannia, traccia di frode;
Poiché seguendo un volto
Molto si pena è ver ma poi si gode.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

V-CVbav - Città del Vaticano - Biblioteca Apostolica Vaticana
fondo Vat. lat.
collocazione 10204.35

Scheda a cura di Teresa Gialdroni
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