Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Note
Copia del Copista 11 (cfr. bibliografia)
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Usignolo ch'al primo albore
Quand'io t'odo in sul mattino
Tu inflebile concento
Ahi ch'è dolce il poter dire
Così potessi anch'io libero un giorno
Trascrizione del testo poetico
Usignuol ch'al primo albore
Vai riempendo il bosco e il prato,
Più di te pianger dovrei,
Poi che sei tu disciolto ed io legato.
Quand'io t'odo in sul mattino,
Augellino
Querelarti al sol rivolto,
Taci! taci! allora esclamo,
Poi che siamo
Io legato e tu disciolto.
Tu, in flebile concento,
Io, sospirando, salutiam l'aurora,
Ma te la libertade almen ristora,
Io negl'antichi lacci ancor mi sento.
E nostre doglie intanto
Spieghiamo io co' sospiri e tu col canto.
Ahi, ch'è dolce il poter dire
Questo core è in libertà.
Dà piacer sino il martire
Se il martir lacci non dà.
Ahi, che dolce il poter dire:
Questo core il cor non è,
Se fra lacci il cor non è;
Ahi, che il duol non è più duolo,
Se fra lacci il cor non è.
Sol felice e lieto è solo
Chi da lacci ha sciolto il pie'.
Cosi potessi anch'io libero un giorno
Passar dal collo al rivo
Qual tu da faggio all'orno
Ma da altera beltà reso cativo
Passar di pena in pena a me conviene.
Chi è soggetto ad amore è sempre in pene.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione H 659(VII).18
Scheda a cura di Matteo Giannelli