Scheda n. 12936

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1703-1705

Titolo

Cantata a voce sola con doi VV: del Sig:re Scarlatti. Tirsi pastore Amante. Rittornello ad:o

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
curatore: Fede, Innocenzo (1661?-1732?)
possessore: Stuart, Giacomo III (1688-1766)

Fa parte di

(n. 12932/2)

Redazione

Copia del Copista 11 (cfr. bibliografia)

Descrizione fisica

p. 10-40

Note

Per l'attribuzione della copia al Copista 11 cfr. bibliografia

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Rittornello ad:o(ritornello, mi minore, C)
2.1: Rec:vo(recitativo, C)
Tirsi pastore amante
3.1: Rittornello andante(Aria , re minore, C)
Prati cello ch'il seno t'infiori
4.1: Rec:vo(recitativo, C)
Dimmi se quel bel piede
5.1: (Aria , re minore, 3/8)
Dov'è il mio bene
6.1: Rec:vo(recitativo, )
Dimmi se la mia Ninfa
7.1: (aria, mi minore, 12/8)
Aure e fiori e rivi e piante
8.1: Rec:vo(recitativo, C)
Ma già che l'aure e l prata
9.1: Aria con violino solo(aria, mi minore, C/)
Co tuoi chiari e freschi umori

Trascrizione del testo poetico

Tirsi pastore amante,
Poi che non ritornò Licori amata,
Del empia sorte ingrata,
Scrise il tenor
Sù le vicine piante.
Indi co' suoi sospir', stancando i venti,
Proruppe addolorato in questi accenti.

Prati cello ch'il seno t'infiori
Quando april ti vezzeggia col riso,
Dimmi almen se la bella Licori
T'arricchi con li fiori del suo viso.

Dimmi se quel bel piede
Preme tra molli erbette,
Se con l'orme dilette,
Nuovi germi adorosi, al sen ti diede.
Deh', con bocca fiorita,
Dimmi se in te s'asconde hor la mia vita.

Dov'è il mio bene?
Ditemi almeno,
Aurette amiche
Che qui d'intorno
Scherzate ogn'hor,
Su quali avene
posa il seno,
Se al ombre apriche
Trapassa il giorno
Ridite al cor.

Dimmi se la mia ninfa
Hoggi s'asperse il sen nell'onde chiare,
Superbo al mare poscia ne indirizzi
I liquidi suoi passi!
Su quai tronchi in quai sassi
Quindi si ricovrò,
Lungi dal sole! Dimmi, ma taci!
El mio dolor si sprezza.
Ah' ch'ella infuse in te la sua fierezza.

Aure e fiori e rivi e piante
Non vi chieggo più mercè, no!
Se non cerco l'idol mio
Basta haverlo entro del core,
Dove il pose il cieco Dio
E' l'impresse la mia fe'.

Ma già che l'aure e l prata
Niegan risposta al mio martoro,
Al ruscello vicino,
Che fra sassi sprezzato
Appar tutto d'argento,
Voglio chieder pietà del mio tormento.

Co' tuoi chiari e freschi umori,
Refrigerio al arso petto,
Vago rio non mi negar
Che per cambio d'erbe e fiori
Il tuo molle e verde letto
Tutto lieto io voglio ornar.

Paese

Francia

Lingua

Italiano

Segnatura

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
collocazione H 659(VII).2

Scheda a cura di Matteo Giannelli
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