Scheda n. 12294

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1692-1711

Titolo

Cantata del S. Ant.o Caldara. [A destar l'alba col canto]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)

Fa parte di

Descrizione fisica

C. 24-27v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Basso, basso continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, fa maggiore, c)
A destar l'alba col canto
2.1: (recitativo, fa maggiore, c)
Sarà un pensier geloso
3.1: (aria, fa maggiore, c)
Ma sento una voce
4.1: (recitativo, c)
Intesi quand’è amor quest’è l’infido
5.1: (aria, fa maggiore, c)
Me felice s'io potessi

Trascrizione del testo poetico

A destar l’alba col canto
Che mi spinge o vaghi augelli
Sarà forse la gran brama
Di mirar rinato il giorno
Per poter volar d’intorno
E scherzar fra gli arboscelli.

Sarà un pensier geloso
Che periglio insidioso
La quiete non rompa ai nostri nidi
quindi il sole invitate
Acciò la luce in ciel richiami e guidi
Onde più sciolte e rotte
Sien l’ombre in un
Del Cuore e della notte.

Ma sento una voce
Che in teneri sensi
Non è come pensi
Vezzosa risponde
Chi il labro suo scioglie,
e il volo amor lui
E il giubilo altrui
Col duolo confonde.

Intesi quand’è amor quest’è l’infido
Turbator d’ogni pace
Noi però cui non piace
Dargli il piacer di dir le nostre pene
Con dolci note in tanto
Nascondete i sospir coprite il pianto.

Me felice s’io potessi
Al crudel far quest’inganno
Avrei forse col ingrato
Più fortuna e men dolore
se mostrass’io in volto in cuore
Più costanza e meno affanno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione DD.51.7

Scheda a cura di Alessandro Sabino Virgilio
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