Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Comprende
Filigrana
Note
Al risguardo anteriore, si trova nota di possesso: «Di me Frañco Maria | Ferrari», sormontata da paratesto manoscritto dal nuovo possessore di data contemporanea o successiva al 1857, che cita testualmente: «Comprato nell’aprile 1857 dal sig. Clemente Corticelli pel Liceo Comunale di Bologna insieme alla Grotta di Trifonio di Schiavi e ad altro libro di antiche cantate miste, pagando tutti i predetti articoli £2.30». [GRAFIA DI GAETANO GASPARI]
A carta 1r si trova un disegno raffigurante due putti seduti sulle ali di un’aquila che sorreggono una corona su cui compare la scritta Cantate di varij Autori celeberimi. La carta è in verità applicata su una precedente, poco leggibile in trasparenza, che sopra la data reca anche un’iscrizione: Di me Franco Maria Ferrari / 1696 (v. la foto rovesciata in cui è possibile vedere chiaramente l'iscrizione.
In fine, troviamo aggiunto un foglio contenente, al verso, un indice sommario delle composizioni
Di grafia diversa da quella della copiatura della musica e compatibile con quella usata nell’indice, è la numerazione delle carte [GRAFIA DI GAETANO GASPARI] che non si interrompe con il taglio o con la mancanza di esse. Ciò induce a pensare che la progressione dei numeri sia stata apposta in un momento successivo all’asportazione delle carte.
Da un esame superficiale, constatata la differenza tra alcune lettere e numeri, si suppone che l’indice sia stato scritto da persona diversa da quella che invece dichiarava la proprietà al risguardo posteriore.
A seguire, ulteriore nota del primo possessore: «Francesco Ferrari».
Il suddetto Ferrari, oltre ad essere il primo proprietario della raccolta, è autore certo di 3 cantate e incerto di un frammento di aria presente a carta 38 (a lui attribuita dall’indice in chiusura della raccolta).
Ringraziamo Francesco Lora per aver controllato l'originale e per gli utili suggerimenti.
Repertori bibliografici
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione V.197
Scheda a cura di Claudia Patanè