Scheda n. 10692

Tipo record

Scheda superiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1720

Titolo

Ariette diverse

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Pasquini, Bernardo (1637-1710)
compositore: Veracini, Antonio (1659-1733)
possessore: Guérin, Jacques (1699?-1752)
possessore: Prunières, Henry ((1886-1942))
possessore: Thibault, Geneviève ((1902-1975))

Redazione

[Roma : copia, 1690-1720]

Descrizione fisica

1 partitura (168 c.) ; 70x180 mm

Note

L’elegante volumetto proviene dalle collezioni di Henry Prunières (1886-1942) e di Geneviève Pelletier Thibault (1902-1975) Comtesse Hubert de Chambure (confluite poi nei fondi del Département de la Musique della Bibliothèque Nationale de France tra il 1993 ed il 1997 dopo una serie di ventes aux enchères presso Drouot). Il precedente proprietario è noto col nome generico di «Guérin» ma è difficile risalire alla sua identità. Tra le proposte meritano di essere annoverati due omonimi: un Jacques Guérin (1902-2000) esteta, socialite, imprenditore e collezionista di manoscritti antichi e moderni e ancor prima un Jacques Guérin (1699?-1752) tipografo ed editore parigino che curò il catalogo di vendita della biblioteca di Victor-Marie d’Estrées (1660-1737) che potrebbe essere stato un ulteriore possessore durante il Settecento. Nemmeno le effigi incise nei piatti (un ovale partito con sei sfere e tre gigli ed un elemento illeggibile sormontato da una corona: patriziato tosco-romano della fine del sec. XVII?) sono d’ausilio per stabilirne la provenienza. La raccolta presenta una rilegatura in maroquin rouge con un’esuberanza decorativa chiamata à la fanfare dorata nei piatti anteriori e posteriori e sul dorso; anche il bordo è dorato. Contropiatto anteriore con ex libris della collezione di Prunières. Nella prima carta di guardia anteriore «Rec. 9 9» e ex libris della Chambure, nella seconda segnatura attuale del volume, nella terza antiporta finemente decorata con due puttini-tritoni reggenti un cartiglio scritto «Ariette diverse», mascherone, fogliame, festoni. Due carte di guardia posteriori (con indice aggiunto successivamente). L’analisi della carta consente il rilievo di tre filigrane: una colomba, un giglio e un trimonte inscritti in un cerchio. Le musiche e i testi sono redatti da un solo copista, ma se l’attribuzione all’atelier dei Lanciani è opinabile, quasi sicuramente sono da additare ad un altro artista - tutt’oggi non identificabile - la raffinata ornamentazione dell’antiporta e dei capilettera miniati con inserti dorati riconducibili ad uno stile ormai prossimo al «barocchetto» romano. La silloge ingloba dieci arie strofiche attribuite a Bernardo Pasquini (1637-1710) e Antonio Veracini (1659-1733). Del violinista fiorentino sono presenti anche una cantata (Lungi dal suo Parnaso appiè d’un rio) e un duetto (Spero indarno al tuo martire), forse composti insieme alle arie durante il soggiorno romano del 1699 dove studiò con Arcangelo Corelli. Alessio Ruffatti sostiene che i brani attribuiti a Veracini non sono ancora menzionati dal Grove Music Online e pertanto rappresentano una vera rarità nella sua produzione vocale giacché le musiche dei suoi oratori sono andate perdute. I testi sono tutti di autori anonimi: di fatto non sono state rintracciate concordanze con versi provenienti da libretti d’opera datati. La mise en page e la pregevole fattura documentano il carattere prezïoso e divagante della committenza e del collezionismo musicale e per ciò si può ipotizzare che «Ariette diverse» sia stato concepito come dono o quale oggetto da galleria.

Titolo uniforme

Aria strofica

Repertori bibliografici

Bibliografia

Risorse online

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
fondo F-Pn
collocazione Rés Vmf. MS-44

Scheda a cura di Danoys Gonzalez Jimenez
Ultima modifica: